La parodontite potrebbe contribuire
alla comparsa di carie, specie quelle radicolari, ovvero quelle
che colpiscono la radice del dente. Lo rivela uno studio
pubblicato sul Journal of Clinical Periodontology e coordinato
da Mario Romandini, professore all'Università di Oslo e socio
attivo della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia
(SIdP).
Diretto da Pierluigi Romandini dell'Università di Ginevra, lo
studio è una revisione sistematica di ricerche precedentemente
pubblicate, che ha incluso dati su un totale di 135.018
partecipanti. "Si tratta della prima revisione completa su un
tema a lungo dibattuto: la relazione tra parodontite e carie",
spiega Mario Romandini all'ANSA. "Non solo queste sono tra le
due patologie orali più diffuse, ma in generale tra le malattie
più comuni".
La relazione tra parodontite e carie restava controversa, e
mancava uno studio di sintesi sull'argomento; di qui l'idea di
realizzare una revisione di lavori pubblicati.
Dalla revisione è emersa un'associazione significativa tra
parodontite e carie: infatti, soffrire di parodontite si associa
a un rischio del 63% maggiore di presenza di almeno un dente con
lesioni cariose non trattate e a un rischio del 27% maggiore di
carie in generale (presenza sia di carie trattate con
otturazioni, sia di carie non trattate). Inoltre, i soggetti con
parodontite hanno mostrato un numero maggiore di superfici e
denti con lesioni cariose non trattate, così come un numero
maggiore di denti con otturazioni rispetto a quelli senza
parodontite.
Tuttavia, quando si è tenuto conto della localizzazione delle
carie, è emerso che la parodontite si associa soprattutto con le
carie radicolari, ovvero quelle che colpiscono il dente al di
sotto del livello della gengiva quando sana.
"La parodontite - spiega Mario Romandini - espone la radice
dei denti alla cavità orale perché in genere si associa a
recessione gengivale, cioè la gengiva si ritira. La nostra
revisione sistematica mostra che le due malattie tendono ad
essere associate, soprattutto per quanto riguarda la presenza di
carie radicolari. Pertanto - conclude - durante i richiami di
igiene dentale, lo specialista dovrebbe verificare la presenza
di carie radicolari e, in particolare negli individui più a
rischio, implementare misure preventive specifiche, come ad
esempio l'applicazione di fluoro".
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