In vista della stagione fredda
tornano i malanni di stagione, come tosse, mal di gola,
raffreddore, febbre, bronchiolite. Queste malattie sono in
genere non gravi, ma non vanno sottovalutate, spiegano in una
Guida i medici dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù, dove,
durante l'inverno passato, si sono verificati più di 13.000
accessi in Pronto Soccorso per infezioni respiratorie acute e
oltre 1.500 ricoveri, di cui circa 100 in terapia intensiva.
Mentre in tutta Italia sono stati circa cinque milioni i bambini
e ragazzi colpiti da influenza e virus simili.
Rhinovirus, coronavirus, adenovirus, enterovirus, virus
respiratorio sinciziale, virus influenzali: sono i germi
responsabili della maggior parte delle malattie dell'apparato
respiratorio e si trasmettono attraverso l'inalazione delle
goccioline infette o con le mani contaminate. Per prevenirli, il
rispetto delle norme igieniche è fondamentale, così come è
importante seguire un'alimentazione ricca di frutta e verdura,
che aiuta a rinforzare le difese dell'organismo. "Ma l'arma di
prevenzione più importante resta il vaccino". Quello per
l'influenza è raccomandato a tutti i bambini da 6 mesi fino al
compimento dei 7 anni e anche più grandi, se con patologie
croniche.
Uno dei nemici più temuti è il virus respiratorio
sinciziale, la causa più comune di bronchiolite e di polmonite
nei bambini sotto i due anni. In Italia lo scorso anno si sono
registrati oltre 15000 ricoveri per bronchiolite, 3000 dei quali
in terapia intensiva. Da quest'anno è disponibile un anticorpo
monoclonale, che serve a proteggere i nati da fine luglio 2024
in poi e i fragili con meno di 24 mesi. "Prevenire infezioni
gravi da virus respiratorio sinciziale è salvavita nei bambini
con meno di 6 mesi di età, riduce di oltre l'80% la necessità di
ricovero ospedaliero e azzera il rischio morte", spiega Alberto
Villani, responsabile dell'Unità di pediatria generale del
Bambino Gesù.
La maggior parte delle malattie respiratorie invernali si
presenta con sintomi molto simili che in genere si risolvono da
soli, grazie al riposo a letto. Il farmaco di elezione per la
febbre è il paracetamolo, che non essendo antinfiammatorio non
fa male allo stomaco. Mentre la terapia antibiotica è spesso
dannosa, quando non prescritta dal medico. In caso di
raffreddore, i lavaggi nasali facilitano la respirazione,
soprattutto nei neonati. "I genitori non devono avere paura dei
gradi segnalati dal termometro, ma devono valutare le condizioni
complessive del bambino, senza somministrare farmaci per
decisione autonoma, ma. Fondamentale è mantenere l'idratazione
con acqua o soluzioni reidratanti", spiega Sebastian Cristaldi,
responsabile del Dea II livello dell'Ospedale.
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