Proteggere tutti i bambini, specie
quelli più piccoli, dal virus respiratorio sinciziale, la
principale causa di assistenza medica per infezione respiratoria
nei bambini di età inferiore ad un anno. È con questo obiettivo
che società scientifiche, associazioni di pazienti, federazioni,
economisti e istituzioni hanno redatto il manifesto "Respirare
per crescere - Alleati per un'Infanzia libera dal RSV",
presentato oggi in Senato.
Secondo i dati presentati durante l'incontro, ogni anno in
Italia la stagione epidemica di virus respiratorio sinciziale
comporta, nei soli bambini entro il primo non di vita, oltre 230
mila eventi sanitari che richiedono l'attenzione medica; tra
essi, più di 15 mila comportano complicanze e fino a 19 hanno
esito in un decesso.
Oggi si può contare sull'immunoprofilassi passiva offerta
dagli anticorpi monoclonali di nuova generazione. Per rendere
effettivamente disponibile, però, sono necessarie azioni
concrete, fanno notare i membri dell'Alleanza, che hanno
indicato le cinque leve su cui intervenire: dall'informazione
alle Regioni, agli operatori sanitari e ai genitori,
all'aggiornamento del calendario vaccinale fino alla messa a
disposizione dell'immunoprofilassi.
"L'integrazione degli anticorpi monoclonali destinati
all'intera coorte di bambini può ridurre, non solo il numero di
accessi nelle strutture e, quindi, il numero di infezioni
medio-gravi, ma anche i costi associati ai ricoveri ospedalieri
e alle terapie adottate", ha affermato Ignazio Zullo, membro
della X Commissione del Senato, promotore dell'iniziativa.
"Siamo orgogliosi di aver favorito un dialogo tanto
importante perché rappresenta un ulteriore passo avanti
nell'implementazione di una strategia di immunizzazione
universale dal virus respiratorio sinciziale nel primo anno di
vita dei bambini", ha aggiunto Mario Merlo, general manager
Sanofi Vaccini Italia.
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