/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Covid, verso il tampone nasale che prevede se sarà in forma grave

Covid, verso il tampone nasale che prevede se sarà in forma grave

Misurando la presenza di certi anticorpi

ROMA, 07 novembre 2024, 10:10

Redazione ANSA

ANSACheck
© ANSA/EPA

© ANSA/EPA

Verso un tampone per il Covid che predice anche la gravità dell'eventuale infezione: è la promessa che arriva da uno studio condotto presso la Emory University e pubblicato su Science Translational Medicine. Gli esperti hanno dimostrato di poter predire la gravità del COVID-19 osservando gli autoanticorpi nella cavità nasale, il che potrebbe portare a piani di trattamento più personalizzati e fornire informazioni critiche per un trattamento immediato, inclusa l'assunzione rapida di farmaci come il Paxlovid entro una settimana dai sintomi per mitigare una forma grave di Covid. Gli scienziati hanno messo a punto un sistema per misurare gli anticorpi chiamato FlowBEAT.
    Lo studio ha seguito 125 pazienti con vari livelli di COVID-19 (da lieve a grave) per quasi due anni. Gli esperti hanno monitorato gli anticorpi sia nel sangue sia nelle vie aeree nasali, e si è osservato che oltre il 70% delle persone con COVID-19 lieve o moderato sviluppa specifici autoanticorpi nel naso che, sorprendentemente, si associano a sintomi più lievi, migliore immunità antivirale e recupero più rapido.
    I risultati suggeriscono anche che la presenza di autoanticorpi nel naso abbia un ruolo protettivo, aiutando a regolare il sistema immunitario per prevenire un'infiammazione eccessiva e combattere il virus in modo più efficace.
    Il nuovo studio suggerisce che le risposte immunitarie nel naso contro il virus siano diverse da quelle nel sangue, dove invece gli autoanticorpi predispongano a una malattia potenzialmente letale. In breve, gli autoanticorpi nel naso sono associati a protezione, mentre quelli nel sangue sono associati a gravità.
    Per consentire misurazioni più precise degli anticorpi prodotti localmente nel sito nasale di infezione, il team ha sviluppato un nuovo strumento biotecnologico chiamato FlowBEAT per quantificare i diversi tipi di anticorpi nelle cavità nasali e in altri campioni biologici, che potrebbe presto avere implicazioni per il test di altri virus respiratori come l'influenza o il RSV. "Con FlowBEAT, possiamo prendere un semplice tampone nasale e eseguire un test combinato per misurare simultaneamente tutti i tipi di anticorpi umani contro dozzine di antigeni virali e ospiti, un modo molto più sensibile, efficiente per rilevare autoanticorpi nel naso che possono anche prevedere la gravità dei sintomi", concludono.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza