"Il nostro Servizio Sanitario
Regionale, di
concerto con il Ministero della Salute, sta monitorando
l'evoluzione dei casi di Mpox - vaiolo delle scimmie - dal 2022
integrando, dall'anno successivo, il sistema di raccolta dati
GMI, in collaborazione con il Ministero. I dati raccolti e i
monitoraggi costantemente effettuati ci confortano nel dire che
la situazione è sotto controllo e non ci sono criticità che
interessano attualmente il Friuli Venezia Giulia". Lo ha
dichiarato l'assessore regionale alla salute Riccardo Riccardi,
spiegando che i controlli del laboratorio per le malattie
infettive identificano precisamente la tipologia di virus,
effettuando un accurato sequenziamento genomico.
"Rispondendo a quanto disposto dall'OMS e indicato dal
Ministero, il Sistema Sanitario
Regionale del Fvg ha aumentato il livello di
allerta attivando i Dipartimenti di prevenzione. Confermiamo che
non risultano casi riferibili al
nuovo ceppo (Clade I) di Mpox, ovvero la variante aggressiva
della malattia".
Nel 2003 si era verificato un focolaio negli Stati Uniti, ma
si trattava sempre casi di "importazione". Dopo lo stato di
emergenza globale dichiarato dall'OMS nel 2022, il 14 agosto
2024 è stata di nuovo dichiarata l'emergenza mondiale causata da
un'epidemia in corso in alcuni stati centrali del continente
africano. "Al momento i casi totali registrati in regione, da
quando è attivo il monitoraggio, maggio 2022, sono stati 17, dei
quali solo 4 registrati nel 2024. Nessuno di questi casi
rientrava nel ceppo più aggressivo della malattia" ha precisato
Riccardi. Dall'agosto 2022 ai servizi vaccinali sono già
disponibili i vaccini anti Mpox e, in questo momento, la
dotazione a livello regionale è di 107 fiale del vaccino IMVANEX
e 23 fiale del vaccino JYNNEOS, "dotazione necessaria per far
fronte a casi eventuali si dovessero presentare; la vaccinazione
è già proposta e offerta alle
categorie indicate dal Ministero come a rischio": personale di
laboratorio che possa avere esposizione diretta con
l'orthopoxvirus; soggetti maschi che possono avere rapporti con
altri uomini negli ultimi 3 mesi o con più partner o hanno
praticato rapporti a rischio anche associando consumo di droghe
chimiche. La Regione ha reso disponibile un opuscolo
informativo. Il virus presenta due ceppi, quello più aggressivo
può essere trasmesso anche per inalazione; l'altro non ha forte
trasmissibilità serve il contatto stretto con i fluidi corporei
o con lesioni cutanee già presenti nel soggetto infetto. Il
decorso della malattia, che presenta sintomi come febbre, dolori
muscolari, mal di testa, linfonodi ingrossati e lesioni cutanee
(vescicole, pustole, piccole croste) è benigno nella maggior
parte dei casi e si risolve spontaneamente in 2-4 settimane
senza terapie o con somministrazione di antivirali.
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