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Per diabetici rischio eventi cardiovascolari 2-4 volte superiore

Per diabetici rischio eventi cardiovascolari 2-4 volte superiore

Incontro Sid a Roma su aggiornamenti delle linee guida Esc 2023

ROMA, 23 gennaio 2025, 11:03

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Le nuove direttive sono state elaborate considerando che chi soffre di diabete tipo 2 presenta una probabilità più che doppia di sviluppare problemi cardiovascolari rispetto alla popolazione non diabetica". Così la presidente della Società italiana di diabetologia (Sid), Raffaella Buzzetti, rispetto alle linee guida 2023 della Società europea di cardiologia (Esc) sulla gestione delle malattie cardiovascolari nei pazienti diabetici. Le nuove evidenze hanno stimolato il meeting Sid 'Update of the 2023 Esc Guidelines for the management of cardiovascular disease in patient with diabetes: toward a cardio-metabolic-renal approach', oggi e domani a Roma, che esplora i nuovi studi e rappresenta un cambio di paradigma nella gestione integrata del paziente.
    Oltre 60 milioni di europei convivono con il diabete e con un rischio di eventi cardiovascolari da 2 a 4 volte superiore rispetto alla popolazione generale. Le nuove linee guida offrono ai clinici strumenti pratici per affrontare una "tempesta perfetta" per il sistema cardiovascolare, e l'aggiornamento consacra il ruolo degli inibitori del co-trasportatore 2 di sodio-glucosio (Sglt2) nella terapia dello scompenso cardiaco.
    "Secondo le linee guida tutti i pazienti con questa duplice condizione dovrebbero essere trattati con farmaci inibitori Sglt2 e/o agonisti Glp-1 per diminuire il rischio di infarto e ictus, ma anche insufficienza cardiaca e malattie delle arterie periferiche, a prescindere dai livelli di glucosio e dal trattamento antidiabetico in corso", continua Buzzetti.
    Gli agonisti del Glp-1, aggiunge il presidente eletto Sid Riccardo Bonadonna, "contribuiscono a ottimizzare diversi parametri cruciali per la salute cardiaca, come i livelli di zucchero nel sangue, i valori pressori e il quadro dei grassi circolanti", oltre a esercitare "un'azione diretta sull'apparato cardiovascolare" contrastando i processi infiammatori e potenziare "la capacità dei vasi sanguigni di funzionare correttamente".
    "Il ritmo incalzante della ricerca cardiovascolare non conosce pause" sottolinea Massimo Federici, co-presidente Task Force sulle linee guida Esc 2023. "Ogni mese centinaia di nuovi studi ridefiniscono la nostra comprensione del rapporto tra diabete e malattie cardiache e renali. La persona con diabete va valutata da più angolazioni e con un approccio multidisciplinare che tenga conto delle comorbidità esistenti e quelle da prevenire".
   
   

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