Nasce all'Irccs Ospedale San
Raffaele di Milano il nuovo 'Centro di eccellenza per la salute
metabolica'. Una scelta dettata "dalla profonda consapevolezza
del contesto epidemiologico, in Italia e nel mondo,
caratterizzato - spiega una nota dell'Istituto - dalla
espansione continua, divenuta pandemica, di sindromi e malattie
metaboliche, che comprendono diabete di tipo 2, disglicemie,
obesità, sovrappeso, dislipidemie, ipertensione arteriosa e
malattie epatiche metaboliche, frequentemente presenti in
associazioni multiple tra loro e responsabili di elevato rischio
cardiovascolare e mortalità precoce associati".
Allo stesso tempo, "nel corso dell'ultimo decennio, è emersa
una nuova classe di farmaci, denominati incretinici e più
specificamente GLP-1 agonisti che, nel corso delle
sperimentazioni cliniche, hanno dimostrato risultati di
efficacia senza precedenti nel contrastare tutte queste
manifestazioni morbose. Questi farmaci hanno dimostrato
efficacia nella terapia del diabete di tipo 2, dell'obesità e
delle epatopatie metaboliche, associati per la prima volta ad
una significativa riduzione del rischio cardiovascolare, con
evidenti effetti di protezione cardiaca e renale".
Queste ultime evidenze, soprattutto quelle che uniscono la
riduzione del peso e del rischio cardiovascolare associato,
"sono ritenute rivoluzionarie, non soltanto per il significativo
arricchimento dell'armamentario terapeutico che esse
rappresentano, ma anche per l'enorme impatto che un più esteso
impiego di queste terapie potrebbe avere sulla salute pubblica".
"Il Centro di Eccellenza sarà punto di riferimento per
pazienti italiani e stranieri con problematiche di sovrappeso e
obesità, offrendo loro un percorso diagnostico completo",
afferma l'ingegner Federico Esposti, neurofisiologo e direttore
operativo del San Raffaele.
"Tra i principi che contribuiscono a definire il concetto di
salute, metabolica e complessiva della persona di cui l'Ospedale
San Raffaele intende farsi promotore, vi è anche quello della
salute mentale e del benessere psicologico, afferma il professor
Emanuele Bosi, primario di Diabetologia. E infatti, "valutazione
e supporto psicologico sono parte del percorso offerto al
paziente, ove se ne ravvisi la necessità o su richiesta
dell'interessato, ad integrazione dalla consulenza
nutrizionale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA