Da domani i vini in commercio in
Italia dovranno fornire l'elenco degli ingredienti, segnalare
l'eventuale presenza di allergeni, come i solfiti, e riportare
la dichiarazione nutrizionale. Con l'8 marzo termina il periodo
di proroga concesso dal Ministero dell'Agricoltura, della
Sovranità Alimentare e delle Foreste per l'adeguamento delle
etichette dei prodotti vitivinicoli e aromatizzati agli standard
previsti dal Regolamento europeo n.2021/2117. Per rendere
effettivamente leggibili queste informazioni, importanti per il
consumatore ma anche ingombranti per lo spazio a disposizione
sulle bottiglie, una delle soluzioni più praticate è quella di
inserire sulle etichette un QR code che rimanda a un portale web
su cui i produttori di vino possono fornire le informazioni
relative a ogni singola bottiglia. Se poi queste informazioni
sono garantite e rimangono sempre aggiornate in modo automatico
è ancora meglio. È quello che assicura Brindo, il servizio di
etichettatura digitale sviluppato per il settore vinicolo da GS1
Italy Servizi, smart anche per i consumatori, perché permette di
accedere subito alle informazioni certificate sul prodotto,
semplicemente inquadrando il QR code con la fotocamera del
proprio smartphone, senza dover installare alcuna app. Un
servizio adottato già da decine di cantine italiane, compresa
Argiano, firma del vino numero 1 al mondo 2023 secondo
WineSpectator,
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