Il futuro del trasporti su strada, anche se parametrato alla situazione degli Stati Uniti che è diversa nelle norme e nelle modalità di lavoro da quella Europea, è in scena a Las Vegas, nell'Advanced Clean Transportation Expo.
Un evento che è dedicato espressamente all'innovazione, sia dal punto di vista dei propulsori (diesel, elettrici o a idrogeno) che del cambiamento tecnologico complessivo, come quello che sta portando in primo piano - visto che negli Usa dove le distanze sono davvero lunghe - i miglioramenti dell'aerodinamica e l'applicazione della guida autonoma.
Affinché il sistema dei trasporti nel Continente Nordamericano possa scommettere di più sui veicoli elettrici - ha sottolineato Robert Sanchez ceo di Ryder System, che è uno dei maggiori operatori nei trasporti e nella logistica - è necessario che ci sia un catalizzatore che renda questa tecnologia più vantaggioso dal punto di vista economico e operativo per il settore del trasporto merci.
Sanchez non ha usato mezzi termini su come vede i camion elettrici inserirsi nella sua flotta. "Dal nostro punto di vista - ha detto - affinché i veicoli elettrici commerciali funzionino nel mondo reale, abbiamo bisogno di una svolta nella tecnologia delle batterie e di un'espansione dell'infrastruttura di ricarica". E ha fatto l'esempio dell'evoluzione dell'industria della telefonia cellulare dal 1984 e il lancio del Motorola DynaTAC 8000X: "pesava un chilo e mezzo, offriva 30 minuti di conversazione con una singola carica - ha ricordato Sanchez - e impiegava 10 ore per raggiungere la piena capacità della batteria. Con i soldi di oggi, il costo di queste pause operative sarebbe di 12.000 dollari". "Come per i telefoni cellulari, abbiamo bisogno che i costi dei veicoli elettrici diminuiscano. Abbiamo bisogno di batterie più piccole, più leggere e più potenti per migliorare l'autonomia e la capacità di trasporto".
"E come le reti cellulari, abbiamo bisogno di un'infrastruttura nazionale. Abbiamo bisogno delle tariffe più rapide disponibili, dove gli autisti professionisti possano comodamente ricaricare i loro camion, mangiare un boccone e riposarsi allo stesso tempo".
Sanchez ha ribadito che in molti casi "il business case per la conversione ai veicoli elettrici non esiste ancora. Se si prende il carico medio che viene attualmente spostato con un autoarticolato pesante diesel e lo si converte nell'uso di un trattore elettrico, si vede che sono necessari quasi due veicoli e più di due conducenti per consegnare e lo stesso carico di un truck diesel".
Ecco perché all'Act di Las Vegas i riflettori sono stati puntati su veicoli come il Kenworth SuperTruck 2 il cui design aerodinamico riduce del 48% della resistenza e fa ricorso per muovere il carico ad un efficiente motore diesel Paccar MX-11 da 440 Cv dotato di sistema ibrido leggero da 48 Volt. O ancora l'avveniristico Shell Starship 3.0 realizzato dal colosso dell'energia assieme a Cummins per dimostrare la validità del propulsore X15N alimentato con biogas Rng ottenuto da scarti organici e alternabile in questo motore con Cng (Compressed Natural Gas) ed Lng (Liquified Natural Gas).
Di spicco anche la presenza all'evento del nuovo Volvo VNL che punta, oltre che sull'efficenza del motore diesel D13 (accoppiato al cambio manuale automatizzato I-Shift ) anche sugli avanzati sistemi di sicurezza e su una estesa digitalizzazione del veicolo, tanto da farlo definire il 'truck più connesso al mondo'.
Molto interesse da parte dei mondo dei trasporti - e degli stessi costruttori -per il veicolo pesante di dimostrazione del Southwest Research Institute che utilizza un motore ICE alimentato a idrogeno e dotato di iniettori Bosch. Secondo i ricercatori all'atto pratico questo motore da 370 Cv riduce del 99,7% le emissioni di CO2 rispetto ad un comparabile diesel.
Daimler Truck ha invece portato a Las Vegas, tra gli altri veicoli, il trattore pesante 100% elettrico Freightliner Cascadia, adatto a combinazioni con semirimorchio per complessive 37 tonnellate. Previste tre versioni con autonomia di 250, 350 e 370 km con la posibiità di ricaricare per passare da zero all'80% in meno di 90 minuti.
Debutto asiatico all'Act per il nuovo costruttore di mezzi elettrici da trasporto ZM Trucks, che - contrariamente a quanto accade diffusamente nelle automobili - non è un'azienda cinese bensì giapponese. La gamma comprende modelli delle classi Usa 4,5,6 e Baby8, con il programma di avviare al più presto la produzione in Usa e essere sul mercato con i primi esemplari entro il 2024.
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