"Anche se il settore è dominato dal North American International Auto Show di Detroit, con oltre 1.000 veicoli esposti da parte di 40 Case costruttrici il Los Angeles Auto Show è l'occasione perfetta per scegliere la vostra auto perfetta o il pick-up dei vostri sogni".
Così nel 2002, esattamente venti anni fa, l'autorevole quotidiano LA Times invitava i californiani a visitare questa edizione del Salone dell'automobile dove - va ricordato con un po' di nostalgia - debuttarono modelli del calibro della Bmw Serie 7, della Mini Cooper S, della Chrysler Crossfire coupé e dell'ibrida Honda Civic.
Ma anche dell'Hummer H2, della Jaguar S-Type, della Lamborghini Murcielago, della Maserati Spyder (un debutto che segnava il ritorno del Tridente in Usa dopo 10 anni di assenza), della Nissan 350Z, delle Porsche Carrera 4S e 911 Targa e del Volkswagen New Beetle Turbo S. Venti anni dopo gli organizzatori hanno fatto fatica a mettere insieme meno di una quarantina di novità, un numero notevolmente ridotto rispetto ai 65 debutti promessi nella fase preparatoria. Fra le Case presenti Toyota - scrivono i reporter del magazine Car - probabilmente ha rubato la scena con la sua nuova Prius e con il suv elettrico bZ, due tra i pochi debutti mondiali al Los Angeles Auto Show.
Più facile - si legge su resoconto di Car - fare l'elenco degli assenti, primi fra tutti i marchi premium. Audi, Bmw e Mercedes-Benz hanno tutti 'schivato' il Salone californiano del 2022, e nessun segno nemmeno di Jaguar Land Rover che ha peraltro uno dei migliori mercati in questa zona.
La loro assenza ha fornito spazio ai nuovi marchi per attirare l'attenzione degli addetti ai lavori come è accaduto con l'elegante Genesis X Convertible e con il concept Vision 74 della casa madre Hyundai.
I costruttori della folle berlinetta Hyperion a idrogeno-elettrica da 2.000 Cv a loro volta ringraziano i produttori italiani e britannici di super sportive per la loro assenza, con qualche esemplare che è stato portato al centro espositivo (come le Mazda e le Volvo) dal gruppo di concessionari locali Galpin.
Uniche eccezione nelle partecipazioni dei grandi Gruppi quella di Stellantis, che ha concentrato la presenza sull'Alfa Romeo Tonale, sull'annuncio del debutto della 500e in Usa (esposte le one-off europee) e sulla gamma del poderoso pick-up Ram. Da segnalare anche quella di Porsche che dalla Germania ha portato a Los Angeles la 911 Dakar, versione che introduce soluzioni di guida off-road in un'auto che è storicamente una grande stradista e una vera belva sull'asfalto delle piste.
A sostenere il valore del made in Italy all'evento californiano ha fortunatamente provveduto - con una presenza di spicco, corrispondente all'impegno con cui si sta realizzando lo sbarco nel mercato degli Stati Uniti - il gruppo vietnamita VinFast che ha portato a Los Angeles oltre ai VF9 e VF8 i due nuovi modelli 100% elettrici VF7 e VF6. L'azienda, che si sta espandendo anche in Europa, li ha fatti realizzare in Piemonte dalla Torino Design di Roberto Piatti.
Già mostrati come proposte di stile al Consumer Electronics Show di Las Vegas nello scorso gennaio, e poi esposti come modelli definitivi al Salone di Parigi in ottobre, VF7 e VF 6 sono stati molto apprezzati in California sia dal pubblico che dagli addetti ai lavori.
Tra i pochi, anzi pochissimi, modelli 'popolari' visti a Los Angeles anche la nuova generazione della Subaru Impreza, ospitata in uno scenario outdoor da film western, e l'ultima generazione del suv compatto Kia Seltos.
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