Scout, l'iconico marchio Usa di veicoli 'tuttofare' degli Anni '60 ed ora rinato sotto l'egida del Gruppo Volkswagen, ha svelato con largo anticipo i suoi nuovi modelli elettrici, il pickup Terra e il suv Traveler.
Nello scenografico evento organizzato a Franklin, nel Tennesse (che con il celebre scienziato fra gli scopritori dell'elettricità, nato a Boston, ha in comune solo il nome) Scott Keogh, presidente e ceo di Scout Motors ha abilmente riacceso la passione che gli americani avevano per questo 4x4, definito il primo suv made in Usa, ed ha focalizzato il suo intervento sul valore dell'operazione e sui contenuti che Terra e Traveler porteranno nei due rispettivi combattuti segmenti.
"Dopo due anni di lavoro - ha affermato Keogh - è finalmente arrivato il giorno di condividere la prossima generazione di veicoli Scout con il mondo. L'idea di base originale, veicoli robusti e versatili in grado di affrontare avventure fuoristrada e compiti familiari, è più attuale che mai".
Ed ha enfatizzato ciò che il ritorno di Scout (che sarà prodotto nella Carolina del Sud, creando oltre 4.000 posti di lavoro) rappresenta per il Paese. "Non potremmo essere più orgogliosi di rivitalizzare questo iconico marchio americano - ha detto - creare migliaia di posti di lavoro americani e rimettere al lavoro l'ingegno americano".
I nuovi Scout Traveler e Terra traggono ispirazione nel format (telaio separato a logheroni, ponte posteriore rigido) e nel design dagli originali Scout prodotti da International Harvester dal 1961 al 1980.
Come allora sono stati progettati per il lavoro e per il divertimento. E come negli antenati porteranno nei due combattuti segmenti dei suv e dei pick-up full size due valori che oggi sembrano dimenticati: la semplicità e la funzionalità.
Il tutto all'insegna - per della massima qualità e di una conseguente eleganza.
Non stupisce dunque che nella sua presentazione Keogh abbia sottolineato, tra i molti dettagli, che Scout Traveler Terra potranno essere ordinati con un comodo divano anteriore a panchetta, per viaggiare in tre ed esaltare il concetto di Connection Machine.
L'abitacolo ricorda poi nei colori e nei materiali ciò che la natura propone, senza "intermediazioni", come dimostra il pannello in legno della plancia ricavato dalle fibre della pianta di Cannabis.
Ed ancora come non ci siano comandi da azionare attraverso i display, ma con veri pulsanti e veri bottoni da ruotare. Un tema, questo, che è stato al centro di una gag con il pubblico quando Keogh ha chiesto perché si erano adottati comandi secondari fisici e una voce (femminile) ha urlato "perché sono più comodi".
Dopo aver raccontato, parzialmente, i contenuti tecnici ed elettrici di Traveler e Terra - che vantano una costruzione molto robusta e che sono progettati per superare pendenze del 100% e accelerare da 0 a 100 km/h in appena 3,5 secondi - il presidente e ceo di Scout Motors ha stupito tutti con un altro geniale coup de théâtre.
"Abbiamo sentito i potenziali clienti, gli appassionali di fuoristrada e di avventura - ha detto - e poi abbiamo riflettuto. E così è nata la versione Harvester che aggiunge all'architettura elettrica un range-extender a benzina".
Nessuno stress da ricarica, dunque, con quasi 500 km di autonomia con le versioni elettriche e oltre 800 km con il piccolo generatore a benzina di riserva.
Anche se il debutto commerciale è lontano (il 2027) l'azienda ha anche indicato un prezzo di partenza: 60mila dollari per le versioni d'ingresso, pari a 55mila euro. Peccato che per il momento tutto il progetto non preveda l'Europa.
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