Quello che era il tradizionale appuntamento autunnale in Giappone per il Salone di Tokyo, e che da qualche anno è diventato Japan Mobility Show Bizweek, ha fornito con l'edizione 2024 un nuovo punto di vista sul mondo dell'automotive e sulla sua evoluzione.
Nell'area espositiva della Makuhari Messe, l'evento di quest'anno ha enfatizzato - a differenza delle tradizionali esposizioni automobilistiche - una quantità di idee e di visioni, frutto della capacità delle Case costruttrici locali, e volte ad affrontare la sfida della neutralità del carbonio attraverso una varietà di tecnologie, comprese quelle dedicate alla micromobilità e ai sistemi propulsivi del futuro.
È il caso delle innovative cartuccie di idrogeno esposte da Toyota, una fonte di energia compatta e sicura in grado di immagazzinare 200 g di idrogeno a 70 MPa, e capace di generare 3,3 kWh di energia in un sistema fuel cell derivato da quello della Toyota Mirai. La facilità di gestione di queste cartucce - che si prestano ad aumentare le più differenti tipologie di veicoli - aggiunge 'punti' al giudizio postivi che molti costruttori hanno espresso sull'idrogeno nelle sue applicazioni.
H2 in primo piano anche con Suzu-Cargo, un piccolo ed efficiente 'mover' della Suzuki da guidare in piedi e particolarmente adatto alle consegne 'dell'ultimo centimetro' nelle tipiche situazioni degli edifici pubblici, degli ospedali, degli aeroporti e delle altre infrastrutture con estesa viabilità pedonale interna.
Con Suzu-Caargo e il micro mover Suzu-Ride. Suzuki mira a sviluppare nuovi campi aziendali e ha promuovere ulteriormente - come ha dichiarato - "la realizzazione di una società in cui tutti, dai giovani agli anziani, possono muoversi con tranquillità e non avere difficoltà a spostarsi". Il tutto in collaborazione con startup e aziende operative.
Subaru, attraverso il suo ceo Atsushi Osaki, ha discusso delle sfide in atto e in vista in occasione della 'Conferenza sulla mobilità futura', sottolineando come "per realizzare i nuovo e creare valore" l'azienda creerà "opportunità per comunicare con startup e aziende che guideranno i prossimi cambiamenti".
Confermato tra l'altro l'impegno ad utilizzare il sistema di informazione sulla posizione fornita da what3words, il sistema di georeferenziazione per la semplice comunicazione di posizioni - che hanno una risoluzione di 3 metri - codificando le coordinate geografiche usando 3 parole del vocabolario. Il know how automobilistico e le tecnologie più avanzate di navigazione e di sintesi vocali sono alla base di quella che - probabilmente - verrà ricordata come la più interessante soluzione di mobilità dell'evento.
Toyota, forte del suo vasto know how, ha realizzato Tsugi-Coco, una piattaforma personale a cui si accede attraverso uno smartwatch ed anche comandi vocali. E' destinato agli anziani con problemi cognitivi che, troppo spesso, escono di casa e non ritrovano più la via del rientro. La persona viene costantemente localizzata, può essere facilmente identificata (assieme al suo indirizzo) da chi si interfaccia fisicamente. E soprttutto Tsugi-Coco può fornire chiare indicazioni vocali per riprendere il cammino verso l'abitazione.
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