In occasione dell'IAA Transportation di Hannover Volvo Trucks ha presentato un nuovo assale posteriore completamente elettrico. Grazie al minor ingombro che rende possibile accompgnare il layout con un numero maggiore di batterie, il nuovo assale garantisce una superiore autonomia per i camion elettrici La produzione in serie di camion a cabina ribaltabile dotati del nuovo assale elettrico verrà avviata nel giro di qualche anno, a completamento dell'attuale gamma di modelli elettrici a batteria.
Più batterie permettono più autonomia - spiega l'azienda - e questo apre anche all'elettrificazione dei trasporti a lunga distanza. Per i camion elettrici con celle a combustibile, che verranno introdotti nella seconda metà di questo decennio, lo spazio aggiuntivo si rivela utile per l'installazione di altri componenti.
Volvo Trucks possiede la più ampia offerta di truck elettrici a batteria dell'intero settore, con sei diversi modelli prodotti in serie. A seconda del modello, i veicoli possono raggiungere fino a 440 km di autonomia con una sola ricarica.
"Siamo davanti a un'importante svolta per i camion elettrici - afferma Jessica Sandström, SvP Global Product Management di Volvo Trucks - un chiaro segnale che nell'immediato futuro assisteremo a un'enorme richiesta di stazioni di ricarica rapida per i veicoli pesanti, comprese quelle nelle autostrade.
Porteremo avanti i nostri camion elettrici a batteria che sono attualmente in produzione. Parliamo di veicoli versatili - continua Jessica Sandström - in grado di rispondere a un'ampia varietà di esigenze di trasporto. Tra qualche anno aggiungeremo questo nuovo assale posteriore elettrico che permetterà ai clienti di coprire distanze ancora più lunghe rispetto a oggi". Volvo Trucks ha adottato una triplice strategia per azzerare le emissioni: motori elettrici a batteria, motori elettrici con celle a combustibile e motori a combustione che utilizzano carburanti rinnovabili come il biogas, l'HVO o anche l'idrogeno verde.
"Per affrontare il cambiamento climatico sono necessarie soluzioni tecniche diverse - conclude Jessica Sandström - dal momento che la disponibilità di infrastrutture per l'energia e per i combustibili varia a seconda dei Paesi, delle regioni e persino delle esigenze di trasporto" .
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