Volkswagen si prepara a chiudere
tre fabbriche e, secondo McKinsey, che ha preparato uno studio
sul settore auto, si tratta "solo della prima ondata". "Se le
sfide del settore non troveranno una risposta efficace, il
valore aggiunto lordo per il settore automotive europeo potrebbe
diminuire del 36% nello scenario più disruptive, per un valore
complessivo di 410 miliardi di dollari" emerge dallo studio.
La situazione va affrontata "innevervando l'industria di
nuovi talenti e competenze" dagli Adas (Advanced Driver
Assistance System) alla connettività, dai carburanti
sostenibili all'elettrificazione. La chiave non sarà solamente
legata a risolvere le singole sfide tecnologiche di mercato, ma
anche "ringiovanire" l'industry automotive europea con nuovi
talenti e competenze che consentano di creare e far crescere dei
"disruptor" europei.
L'industria automobilistica globale, ricorda McKinsey "sta
attraversando un momento di grande difficoltà. Questo vale anche
per l'Italia, dove negli ultimi vent'anni si è assistito a un
calo significativo della produzione: da quasi 1,5 milioni di
veicoli prodotti nel 2000 si è passati a circa 500.000 nel 2023
e uno scenario di ulteriore riduzione a breve, con potenziali
ricadute sull'intera filiera automotive nazionale" spiega nel
suo intervento al Quattroruote Next Michele Bertoncello, partner
di McKinsey.
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