La Cina spera che l'Ue "lavorerà
nella stessa direzione e mostrerà sincerità nel portare avanti
la consultazione sull'indagine antisovvenzioni" relativa
all'import dei veicoli elettrici made in China. Il ministero del
Commercio ha osservato che "la consultazione dovrebbe basarsi su
fatti e regole e dovrebbe portare a una soluzione accettabile
per entrambe le parti il ;;prima possibile", ha detto il
portavoce He Yadong. "Finora, la Cina e l'Ue hanno tenuto
numerosi cicli di consultazioni a livello tecnico. C'è ancora
una finestra di quattro mesi prima che venga presa una decisione
definitiva", ha aggiunto He. Pechino ha ripetutamente espresso
"la sua forte opposizione all'indagine antisovvenzioni dell'Ue
sui veicoli elettrici cinesi" sulla convinzione che gli attriti
economici e commerciali "debbano essere gestiti adeguatamente
attraverso il dialogo e la consultazione". L'aggiornamento
del ministero sulla questione è maturato dopo che le due parti
hanno concordato di avviare il dialogo a seguito dei colloqui
tra il ministro cinese del Commercio Wang Wentao e il
vicepresidente esecutivo e commissario per il commercio della
Commissione europea Valdis Dombrovskis tramite un collegamento
video tenuto il 22 giugno. Il mese scorso, la Commissione
europea ha svelato l'intenzione di imporre tariffe provvisorie
sull'import di veicoli elettrici cinesi per compensare le
sovvenzioni governative alla produzione. La mossa, criticata da
Pechino come esempio di protezionismo, ha comportato l'annuncio
di aliquote aggiuntive e provvisorie che vanno dal 17,4% al
38,1% (limate oggi dal 17,4 al 37,6%), nonostante le diffuse
preoccupazioni delle società produttrici e le obiezioni della
Cina.
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