La strada per la transizione energetica nel nostro paese passa anche per il potenziamento della rete di ricarica ed il conseguente incremento delle colonnine per le auto elettriche. Nell'ultima fotografia della situazione, ferma al 30 settembre, in base ai dati diffusi da Motus-E, i punti di ricarica a uso pubblico installati nella penisola sono 60.339. In pratica, ne sono stati aggiunti nel corso di un anno 13.111, mentre 9.661 sono arrivati dall'inizio 2024, e 3.347 nell'ultimo trimestre.
In calo i punti di ricarica in attesa di connessione, precisamente del 17,8%, mentre quelli presenti sulle autostrade hanno raggiunto le 1.057 unità. Tra questi, l'86% è di tipo veloce in corrente continua ed il 64% supera i 150 kW di potenza. Un altro dato che emerge è che il 42% delle aree di servizio autostradali presenta infrastrutture per la ricarica.
Per quanto riguarda le regioni, la Lombardia con i suoi 11.687 punti di ricarica guida la classifica, davanti al Lazio, che ha 6.217 punti, ed al Piemonte, che segue a quota 6.035 punti, il Veneto, invece, presenta 5.690 punti, e l'Emilia-Romagna 4.946.
Analizzando le Province, Roma mantiene il primato con 4.919 punti di ricarica, davanti a Milano che ha 3.999 punti, e Napoli a quota 2.879 punti, seguono Torino con 2.751 punti, e Brescia che ha 1.764 punti. "La crescita della rete è un'ottima notizia e denota il grande impegno degli operatori per dotare l'Italia di un'infrastruttura altamente strategica - ha commentato il presidente di Motus-E, Fabio Pressi - essenziale per non perdere il contatto con gli altri grandi paesi europei, nonostante il ritardo accumulato in termini di parco circolante elettrico".
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