Terzo trimestre da dimenticare per Audi. Il marchio fiore all'occhiello del gruppo Volkswagen ha ottenuto a malapena un utile operativo nel tre mesi estivi, appesantito dal calo delle vendite in Cina e dai costi di ristrutturazione di un impianto Bruxelles per 1,2 miliardi di euro.
Il risultato operativo è crollato del 91% a 106 milioni di euro nei tre mesi fino a settembre. "Assistiamo a una concorrenza molto intensa sui prezzi in Europa e soprattutto in Cina", ha spiegato Jürgen Rittersberger, chief financial officer di Audi ai giornalisti. Nei primi nove mesi del 2024 i ricavi ammontano a 46.262 milioni di euro, in calo dell'8,2% rispetto all'anno precedente. L'utile operativo è a 2.088 milioni di euro (4.595 milioni nel 2023). I risultati della casa del Gruppo Wolkswagen Group) sono dovuti, ha spiegato Audi, alle difficili condizioni economiche, all'elevata pressione concorrenziale e alle spese di ristrutturazione. Nel complesso, Audi ha ottenuto un margine operativo del 4,5% (9,1% nel 2023). In diminuzione anche le consegne in Europa (-9,8%), Usa (-16,8%) e Cina (-8,5%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Audi "lavora costantemente sulla propria performance finanziaria in un contesto di situazione macroeconomica complicata e di concorrenza sempre più agguerrita", ha spiegato il CFO Jürgen Rittersberger. "Il nostro obiettivo attuale è aumentare ulteriormente la nostra efficienza e competitività. Con il Performance Program 14 stiamo affrontando il potenziale sia in termini di costi che di ricavi. Allo stesso tempo, stiamo lanciando sul mercato numerosi nuovi modelli in una impegnativa fase di transizione, che influenzerà gradualmente volumi e utili a partire dal 2025".
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