Le ripercussioni dello scandalo sui
test di sicurezza e il rallentamento della domanda dalla Cina
impattano sulla produzione di Toyota a livello globale. Nei sei
mesi tra aprile-settembre, l'output segna il primo calo in
quattro anni, scendendo del 7% rispetto allo stesso periodo del
2023, a quota 4,71 milioni di veicoli per i marchi Toyota e
Lexus, dal precedente record di 5,06 milioni, quando la ripresa
della fornitura di semiconduttori aveva contribuito a
incrementare la produzione globale. A livello nazionale la
flessione è del 9,4% a 1,53 milioni di veicoli, dopo
l'interruzione delle catene di montaggio della Yaris Cross per
tre mesi, e di altri due modelli, a seguito delle rivelazioni
secondo cui l'azienda non avrebbe rispettato pienamente gli
standard governativi sulle certificazioni dei veicoli. A
contribuire al calo dei volumi, inoltre, anche il richiamo del
modello ibrido Prius, ha dichiarato la casa automobilistica. La
produzione fuori dal Giappone è scesa del 5,8% a 3,17 milioni di
veicoli, appesantita dal meno 17,1% in Cina, dove si inasprisce
la concorrenza sui prezzi dei rivali locali, in primis il
produttore di veicoli elettrici Byd. I volumi dal Nord America
sono diminuiti dell'1,7%, mentre l'Europa ha registrato una
crescita del 3,2%. Nello stesso periodo di riferimento le
vendite globali sono scese del 2,8% a 5,03 milioni di veicoli,
si tratta del primo calo in due anni; la contrazione è stata più
pronunciata in Giappone, pari al 9,3% a 716.588 veicoli. Le
vendite globali di veicoli elettrici si assesta a 78.178 nel
semestre fiscale, con un aumento del 32,5%. All'inizio di
quest'anno, tuttavia, Toyota ha ridotto del 30% il suo obiettivo
di produzione globale delle vetture elettriche per il 2026,
portandolo a circa 1 milione, a causa del rallentamento della
domanda.
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