/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Testi brevi e lessico povero, il linguaggio sui social

Testi brevi e lessico povero, il linguaggio sui social

Studio La Sapienza su 34 anni e otto piattaforme

ROMA, 04 dicembre 2024, 12:54

Redazione ANSA

ANSACheck
Testi brevi e lessico povero, il linguaggio social nel tempo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Testi brevi e lessico povero, il linguaggio social nel tempo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una tendenza alla riduzione della lunghezza del testo e alla ricchezza del lessico, una introduzione costante di nuove parole. Sono queste le caratteristiche dell'evoluzione del linguaggio sui social media secondo uno studio italiano condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università La Sapienza e pubblicato sulla rivista Pnas.

La ricerca, intitolata 'Modelli di semplificazione linguistica sui social nel tempo', ha analizzato l'evoluzione del linguaggio in un arco di 34 anni e ha preso in esame un campione di circa 300 milioni di commenti in lingua inglese provenienti da otto diverse piattaforme (Facebook, Twitter-X, Gab, Reddit, Telegram, Usenet, Voast e YouTube). L'analisi suggerisce che le mutazioni linguistiche osservate sulle piattaforme non siano dovute solo a influenze specifiche delle stesse ma riflettano anche un aspetto più vasto del comportamento umano, un fenomeno universale legato a dinamiche sociali più ampie come quando due lingue si incontrano e da queste nascono idiomi differenti.

Lo studio de La Sapienza si è concentrato su diversi aspetti del linguaggio online, tra cui la dimensione del vocabolario degli utenti e la sua correlazione con il livello di attività; ma anche sull'evoluzione del vocabolario nel tempo e la complessità dei testi, misurata attraverso metriche di ricchezza lessicale e ripetitività. Un'analisi che contribuisce ad una migliore comprensione di come gli ambienti digitali modellino le norme di comunicazione e il coinvolgimento.

"Comprendere l'impatto delle piattaforme digitali sul comportamento degli utenti presenta sfide fondamentali - spiegano i ricercatori - inclusi problemi relativi alla polarizzazione, alle dinamiche di disinformazione e alla variazione nel consumo di notizie".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza