"Credo che sarebbe necessario prima avere la visione di quale modello educativo si vuole mettere in atto e poi adottare gli strumenti che consentano di avviare questo percorso sapendo che è un percorso lungo. I bambini che cominceranno la prima elementare nel 2024 finiranno l'università nel 2043. Auspico che ci sia una visione in grado di educare le nuove generazioni in modo adeguato". Lo ha detto Francesco Profumo, ex ministro dell'Istruzione nel governo Monti, rettore di Opit (Open Institute of Technology) e presidente della Escp Business School campus di Torino, in un'intervista a La Stampa sul ddl che riforma le carriere nel campo della ricerca nelle università.
"Il precariato è un tema difficile da risolvere e va fatto un discorso più ampio. Da un punto di vista demografico le prospettive del nostro Paese sono difficili. Solo un ragazzo o ragazza su 5 si laurea, vuol dire che abbiamo un deficit grave per motivi demografici e un sistema inefficiente di educazione complessiva. In una società come quella attuale, dove i cambiamenti sono molto rapidi e le competenze vanno aggiornate più volte, sarebbe necessario ripensare il sistema formando nuove generazioni che andranno a scuola più volte per acquisire le nuove competenze e cancellare le precedenti", aggiunge Profumo.
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