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Alessandro Gassmann compie 60 anni: "Vorrei ritrovare l'umanità in ognuno di noi"

Alessandro Gassmann compie 60 anni: "Vorrei ritrovare l'umanità in ognuno di noi"

Un post su Instagram le sue preoccupazioni, dai nuovi dittatori alle fake news

24 febbraio 2025, 11:42

di Giorgiana Cristalli

ANSACheck
Gassmann, sono il professore che avrei voluto incontrare - RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandro Gassmann compie 60 anni, tra cinema e impegno sociale. Mille volti non solo per il grande schermo ma anche per il teatro, la televisione, la pubblicità.

Qualche anno fa ha aggiunto una 'n' al cognome, ripristinando così il cognome originario della propria famiglia. Figlio di madre francese, Juliette Mayniel, coniugato con un'austriaca, Sabina Knaflitz, attrice anche lei, Alessandro abbandona a 14 anni la casa di mamma Juliette, donna stravagante e anche pittrice, oltre che brava attrice (fu la maga Circe nell'Odissea televisiva), per approdare alla corte di re Vittorio.

L'unico figlio di Alessandro è Leo, cantautore e attore che, dopo aver vinto il Festival di Sanremo nelle Nuove Proposte nel 2020, ha di recente ha interpretato con successo Franco Califano in un film tv.

Dal debutto con il papà al successo di oggi, Alessandro Gassmann non si è mai stato indifferente rispetto ai temi caldi dell'attualità. Fa un bilancio su Instagram e non nasconde una forte preoccupazione per il futuro. "Il mio mestiere consiste nell'osservare la vita e, attraverso il corpo, le espressioni e la voce riuscire a fingere di essere altro convincendo di questo chi ha l'interesse di seguirmi", premette nel suo post. Da "osservatore privilegiato" che ha iniziato a fare questo mestiere da 42 anni diventando poi anche regista e sceneggiatore, Gassmann passa in rassegna ciò che lo colpisce di più: "il cambiamento climatico, le guerre, la sovrappopolazione e tutto quello a cui assistiamo spaventati... I superricchi del pianeta sono entrati in contatto con la politica ed indicano le azioni da fare", qualcosa di "completamente nuovo e diverso" rispetto "alle dittature del passato", scrive su Instagram. "Mirano ad impossessarsi della ricchezza globale creando sempre più differenza e lasciando chi già era in difficoltà senza nulla nella disperazione", aggiunge, additando, tra i problemi, anche "la disinformazione e le fake news" con il loro "potere devastante su una popolazione sempre più ignorante che ha perso la capacità di distinguere ciò che vero da ciò che è falso", continua Gassmann. "Quello che vorrei riuscire a fare - conclude su Instagram - è cercare di ritrovare un'umanità che sono convinto sia naturalmente presente in ognuno di noi, tornare ad apprezzare il lavoro più del risultato, considerare le persone per ciò che danno più che per ciò che hanno. Dobbiamo tornare a praticare la gentilezza, riprenderci per mano, ascoltarci".

Nel libro 'Sbagliando l'Ordine delle Cose', da lui scritto, Gassman racconta la sua storia, le sue passioni, le sue emozioni, i suoi dolori, fino al lutto per la morte del padre. Ha voluto per questo libro un titolo che non odorasse di dolciastro, ma contenesse un'inquietudine, raccontasse i suoi sbagli, le false partenze, le sfide più dure.

A teatro, al cinema, in tv. Il suo debutto sul grande schermo risale al 1982, a soli 17anni nella pellicola autobiografica 'Di padre in figlio', scritta a quattro mani con il padre. Importante la sua collaborazione con Gian Marco Tognazzi. Nel1993 portano in teatro 'Uomini senza donne'. Nel 1997 Alessandro ha dimostrato tutto il suo talento e la sua versatilità grazie a Bagno turco - Hamam, diretto da Ferzan Ozpetek e selezionato perla Quinzaine al Festival di Cannes. Gassman ha conquistato il pubblico e l'attenzione della critica internazionale e si e' guadagnato il Premio Amidei come miglior attore emergente dell'anno. Tra le pellicole di maggior successo: Mi fai un favore, I miei piu' cari amici. Con il film The Transporter (2005), fa il grande salto anche nel cinema americano. In Italia gira Caos Calmo (2007) e Il seme della Discordia. Nel 2010 e' nel fortunato film di Rocco Papaleo Basilicata Coast toCoast con Giovanna Mezzogiorno. Nel 2012, Viva l'Italia, di Massimiliano Bruno. Nel 2013 realizza come regista 'RazzaBastarda'. Nel 2014 interpreta il film Tutta colpa di Freud di Paolo Genovese e I nostri ragazzi di Invano di Matteo e nel 2015 il film di Francesca Archibugi Il nome del figlio. Nell'ultimo decennio, tra tanti lavori di Alessandro Gassmann, anche 'beata ignoranza' di Massimiliano Bruno oltre alla regia del film 'Il premio'.

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