Al via a Firenze Pitti Bimbo numero 100, oppure 001. L'organizzazione infatti ha deciso di celebrare questo traguardo a doppio zero rivoluzionando completamente la fiera che con un nuovo format riparte dal numero 1. In programma dal 22 al 24 gennaio a Firenze con 170 marchi (65% esteri), sarà una vera e propria prima edizione che non si ferma al fashion ma si allarga a lifestyle, beauty, calzature, accessori, gioielli, editoria e, da questa edizione, anche cibo. Per questa edizione speciale alcuni brand porteranno in Fortezza capi e accessori creati in esclusiva per Pitti Bimbo 100: un prodotto o una mini capsule Limited Edition 100 001 che i buyer potranno scoprire solo partecipando al salone.
"Cambia il mercato, cambia Pitti Bimbo - commenta Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine -. Per questo abbiamo riprogettato il salone con un format più snello, veloce, meno oneroso per i partecipanti. Abbiamo deciso di investire per stare la fianco delle aziende che in questo momento stanno attraversando un momento di grande trasformazione. Vanno in questo senso la scelta di stand preallestiti, meno impegnativi per le aziende, e dell'ingresso libero per accogliere buyer, stampa e influencer".
Intanto c'è un nuovo layout firmato dall'architetto Ilaria Marelli che trasforma la Fortezza da Basso in una città colorata con una promenade e quattro piazze. Poi, le date: il salone si riduce nei tempi, si concentrerà in due giornate per agevolare i buyers e gli espositori. Ci sarà un ospite d'onore a questa edizione: Monnalisa, che porterà a Firenze alcune ambassador, bambine in arrivo da diversi paesi europei con i loro genitori, che terranno una sorta di diario social della loro esperienza al salone.
Tra gli eventi, da segnalare anche nel giorno d'apertura, il concerto delle voci del Piccolo Coro dell'Antoniano, con 40 bambini che canteranno le canzoni dello Zecchino d'Oro (le divise sono firmate dall'azienda Magil).
Lo scenario economico moda junior
Dopo un 2023 stabile, nel 2024 il comparto della moda junior italiana ha accusato tutte le difficoltà che hanno colpito il sistema moda in generale.
Secondo le stime preliminari dell'ufficio studi economici di Confindustria moda per il settore si prospetta una flessione del 4,4%, che corrisponderebbe a circa 3,1 miliardi di euro. Il calo delle vendite estere è dello 0,7% (1.521 milioni di euro), mentre con riferimento all'import si prevede una contrazione del 6,8%, per un valore complessivo di poco più di 2,4 miliardi di euro. Anche i consumi nazionali sono in territorio negativo, evidenziando una flessione nell'ordine del -1,5% rispetto al risultato raggiunto nel 2023.
La nota, diffusa per Pitti Bimbo 100 (22-23 gennaio a Firenze), analizza anche l'export di moda bebè nei primi 9 mesi del 2024, in flessione del -4,4%, (117,2 milioni di euro). In questo segmento merceologico l'area Ue e quella extra-Ue hanno rivelato un comportamento dicotomico: l'export diretto nella Ue è calato del 18,6% mentre quello diretto verso l'area l'extra-Ue è cresciuto del 10,4%. La Spagna, come sempre, si è confermata il primo mercato di sbocco per il comparto, mentre è da segnalare la performance degli Stati Uniti, in aumento del 39,2%. Se si focalizza l'attenzione invece sul consumo di moda junior in Italia, i dati più aggiornati sono relativi al sell-out della stagione autunno/inverno 2023-24: in flessione sia in termini di spesa corrente (-3,8%), sia a volume (-4,7%).
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