In occasione, della ricorrenza del
cinquantesimo dalla apertura della residenza universitaria di
Firenze intitolata a Piero Calamandrei, avvenuta nel 1974,
l'Azienda regionale per il diritto allo studio della Toscana ha
radunato ieri nuovi ed ex alloggiati nella casa dello studente
di viale Morgagni con l'intento riunire diverse generazioni
accumunate dalla stessa esperienza. All'iniziativa, spiega una
nota, hanno partecipato
"circa 180 protagonisti della prima fase di vita della
residenza, molti dei quali provenienti da altre regioni d'Italia
che si sono uniti ai giovani che oggi abitano il complesso in
una grande festa".
Nel saluto iniziale il presidente del Dsu Toscana Marco Del
Medico ha ricordato la figura di Piero Calamandrei di cui la
struttura porta il nome, leggendo un messaggio scritto dalle
nipoti del giurista Silvia e Gemma Calamandrei. "Appassionate"
inoltre le testimonianze offerte dai alcuni dei primi
frequentatori della struttura, fra cui quella della
professoressa Maria Di Benedetto, punto di riferimento della
rete degli ex alloggiati, su come era la vita in residenza negli
anni Settanta e dei legami e rapporti interpersonali che si sono
generati in quel contesto tali da rimanere solidi nel tempo. La
casa dello studente dunque "non solo come luogo di ospitalità e
assistenza ma soprattutto incubatore di una comunità che cresce
e si forma insieme attraverso la condivisione di spazi comuni.
Agli ex alloggiati è stata poi offerta la possibilità di cenare
a mensa per rivivere un momento significativo del loro trascorso
studentesco.
Durante l'iniziativa è stata presentato il nuovo servizio di
supporto psicologico degli studenti che hanno alloggio nelal
struttura con un laboratorio esperienziale.
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