Incontrare gli studenti
universitari di medicina e chirurgia era un desiderio di Tiziano
Terzani. A vent'anni dalla morte del giornalista fiorentino,
questo desiderio viene idealmente reso possibile in un convegno
intitolato 'La formazione dell'atteggiamento. Leggendo Tiziano
Terzani'. L'appuntamento, organizzato da Fondazione Careggi Ets
e Società italiana di scienze umane in medicina, è stato
ospitato oggi nell'auditorium Cto dell'Aou Careggi.
L'evento, si spiega, trae spunto dall'ultima opera dello
scrittore, "Un altro giro di giostra" (Longanesi, 2004), in cui
Terzani racconta la sua esperienza di malattia, nel confronto
tra la medicina occidentale, estremamente tecnologica e
orientata prevalentemente sugli aspetti biologici della
patologia, rispetto ad altri approcci di cura più attenti alla
relazione e alla comunicazione tra medico e paziente. Vari gli
interventi dopo i saluti della rettrice Alessandra Petrucci.
Il regista, autore e attore Giancarlo Cauteruccio ha inoltre
dato voce alle parole di Tiziano Terzani. Tra i presenti Angela
Staude, vedova dello scrittore, e alcuni familiari. "Nel suo
libro - ha spiegato Donatella Lippi, la delegata al supporto per
le attività esterne della rettrice ha organizzato il convegno
- Terzani lamenta la mancanza di un rapporto umano tra medico e
paziente, fondato anche sulla comunicazione, la compassione, la
considerazione del mondo dei valori dell'altro. Raccogliendo
questi stimoli, l'Università di Firenze, nel corso di laurea in
medicina e chirurgia, ha accresciuto l'impegno nell'offrire
opportunità didattiche che abbraccino anche le competenze
relazionali ed umane, per formare un medico che oltre a saper
curare sappia prendersi cura della persona".
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