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In evidenza
In evidenza
In collaborazione con Università di Pisa
I più recenti dati epidemiologici a
livello europeo registrano un aumento dei tumori della tiroide
in età pediatrica, specialmente nella popolazione femminile e
nella fascia di età tra 10-19 anni. Lo evidenzia l'Università di
Pisa che proprio sulla base di questi numeri - e della necessità
di parlare di prevenzione e diagnosi precoce -, attraverso il
Cidic-Centro per l'innovazione e la diffusione della cultura, ha
deciso di promuovere il convegno 'I tumori della tiroide nelle
fasce giovanili: un'emergenza da monitorare'. L'incontro è in
programma nell'Aula magna nuova del Palazzo La Sapienza a Pisa
il 24 maggio (inizio lavori ore 15.30).
L'iniziativa, si spiega, "ha l'obiettivo non solo di
sensibilizzare la cittadinanza, in primis le famiglie, e i
professionisti del settore sanitario su un tema di estrema
importanza, ma anche di promuovere un protocollo di screening in
pazienti selezionati". Curatore dell'incontro è Claudio
Spinelli, ordinario di Chirurgia pediatrica all'Ateneo pisano:
la giornata di approfondimento prende spunto dalla recente
pubblicazione, per Pisa University Press, del volume 'Il
carcinoma della tiroide dopo Chernobyl e Fukushima' firmato
dallo stesso Spinelli, da Marco Ghionzoli e da Zinaida Sinila.
Il convegno ha il patrocinio dell'Ordine dei medici chirurghi e
odontoiatrici della provincia di Pisa, della Società italiana di
chirurgia pediatrica e della Regione Toscana.
"I dati parlano chiaro - commenta Spinelli -: il 9% dei
bambini, nel nostro studio di screening ecografico, presentavano
alterazioni strutturali della tiroide. Numeri che devono far
riflettere e portarci ad agire. Attraverso questa iniziativa è,
infatti, nostra intenzione accendere e mantenere accesi i
riflettori, affinché tutti i medici che si occupano di pazienti
in età evolutiva pongano una particolare attenzione alla
presenza di noduli tiroidei nei bambini, specialmente nella
fascia adolescenziale. L'esposizione a radiazioni ionizzanti
rappresenta uno dei fattori di rischio più rilevanti. In questo
senso la conoscenza dei dati epidemiologici dopo l'incidente
nucleare di Chernobyl e Fukushima è un 'patrimonio'
fondamentale. Non solo: fattori di rischio, altrettanto
importanti, sono tutti quelli legati all'inquinamento
ambientale. Il nostro obiettivo è stimolare una maggiore
attenzione nei confronti del carcinoma tiroideo nei bambini e
ragazzi per una sempre più precoce diagnosi e terapia".
L'incontro del 24 maggio - a ingresso libero - sarà aperto
dai saluti istituzionali del rettore dell'Ateneo pisano Riccardo
Zucchi, del governatore toscano Eugenio Giani, di Emanuele Neri,
presidente della Scuola interdipartimentale di medicina,
dall'assessore toscano alla salute Simone Bezzini e di Silvia
Leoni, coordinatrice sanitaria nazionale Fondazione Ant Italia
onlus. A seguire gli interventi quello di Claudia Napolitano,
responsabile Pisa University Press su 'Divulgare il sapere. Il
ruolo delle University Press per una società della conoscenza';
Claudio Spinelli su 'Il trend del carcinoma della tiroide in
Europa: focus Italia'; Paolo Miccoli dell'Università di Pisa su
'La chirurgia sui bambini con carcinoma tiroideo post Chernobyl:
un'esperienza umana non meno che professionale';
Maura Massimino, direttore Fondazione Irccs Istituto nazionale
dei tumori di Milano su 'Tumori della tiroide: qualcosa si può
evitare?'; Marta Podda, Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei
tumori di Milano, su 'Tumori secondari della tiroide'; Carmelo
Romeo, presidente Società italiana di chirurgia pediatrica su
'Chirurgia oncologica in età pediatrica. Uno sguardo a livello
nazionale'.
In collaborazione con Università di Pisa
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