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In evidenza
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In collaborazione con Università di Pisa
E' stato dedicato al Dialogo
religioso il primo dei tre incontri di 'Ne parliamo in
Sapienza', rassegna promossa dall'Università di Pisa e dal
Cidic-Centro per l'innovazione e la diffusione della cultura,
dedicata quest'anno all'arte del confronto. Al dibattito,
moderato da Gianna Fregonara, hanno partecipato il giornalista
Corrado Augias, il medievista Leonardo Sileo, già rettore della
Pontifica università Urbaniana, Agnese Pini, direttrice di Qn La
Nazione, Il Resto del Carino e il Giorno e il rettore
dell'Ateneo pisano Riccardo Zucchi.
Secondo Augias, "il dialogo è possibile quando il confronto
avviene tra soggetti che hanno più o meno lo stesso peso
politico e lo stesso potere, altrimenti c'è la volontà di uno di
imporre la propria opinione all'altro: questo la Chiesa in
Italia oggi non lo fa perché ha perso aderenza nell'opinione
pubblica e perché, per fortuna, c'è un papa come Bergoglio che
non vuole interferire". Nel suo intervento Sileo ha ricordato
"la necessità di mettersi nei panni degli altri, essere
disponibili all'ascolto e a comprendere le differenze culturali,
perché troppo spesso in nome della religione si sono accesi
scontri e non sviluppati confronti". Agnese Pini ha invece
ricordato che "nel dialogo interreligioso da secoli manca il
punto di vista della metà degli esseri umani, perché nessuna
donna è mai stata chiamata a partecipare a questo dialogo ed è
un peccato, perché non dico che saremmo migliori degli uomini
però avremmo portato il nostro punto di vista, che invece è
sempre mancato". Infine, Zucchi ha sottolineato che per
"individuare un terreno comune occorre restituire centralità
alla persona umana, considerata in tutte le religioni monoteiste
l'immagine di Dio ma il problema vero è proprio quello di non
relativizzare questo concetto a seconda delle opinioni, ma
rispettare che questa centralità a prescindere come è indicata
proprio nei testi sacri: il comandamento dice non uccidere,
ripartiamo da qui".
In collaborazione con Università di Pisa
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