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In evidenza
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In collaborazione con Università Telematica Internazionale Uninettuno
Immaginate un mondo più caldo di 4,4
gradi rispetto ai livelli preindustriali entro la fine del
secolo: questa è una delle previsioni contenute nella sesta
relazione di valutazione del Gruppo intergovernativo sul
cambiamento climatico (Ipcc) del 2023, che contempla uno
scenario di continuo aumento delle emissioni senza un intervento
immediato sul clima: a meno che non abbiate analizzato e
compreso appieno i modelli climatici, è improbabile che
riusciate a visualizzare davvero la situazione e coglierne la
gravità. Questo perché la crisi ambientale è generata
dall'eccesso dei consumi, dalle emissioni di CO2 e all'avidità
delle aziende, ma è anche e soprattutto una questione di cattiva
comunicazione. Se per troppo tempo i dati hanno rinchiuso gli
ambientalisti in una nicchia di notiziabilità, finalmente il
ricorso allo storytelling, quindi a una narrazione più empatica
e coinvolgente, si pone l'ambizioso obiettivo di generare una
risposta globale unitaria alla crisi del clima. A differenza dei
numeri, le storie sono in grado di suscitare una reazione
emotiva, sfruttando il potere della motivazione,
dell'immaginazione e dei valori personali e condivisi, che
guidano le forme più potenti e permanenti di cambiamento
sociale.
Lo ha intuito e compreso l' Università Telematica Internazionale
UNINETTUNO che ha presentato l'8 dicembre scorso alla Cop28 di
Dubai la nuova edizione del percorso accademico Reporting
Climate Change - Microcredentials for International Journalists,
realizzata in partnership con la Copeam (Conferenza Permanente
dell'Audiovisivo del Mediterraneo) e il supporto del Ministero
dell'Università e della Ricerca e che permetterà a giornalisti
dei media pubblici dell'area del Mediterraneo, Medio Oriente e
Nord Africa di accedere a un percorso formativo accademico
internazionale erogato da un ateneo italiano, al fine di
certificare le loro competenze professionali sulle tematiche del
cambiamento climatico attraverso lezioni in modalità e-learning
in inglese, arabo e francese nella forma di Short Learning
Program, cioè percorsi accademici di breve durata, accreditati e
professionalizzanti.
Uninettuno è stata invitata a presentare il progetto ai lavori
della COP28 durante la conferenza organizzata dalla Repubblica
Araba d'Egitto per presentare le migliori iniziative nell'ambito
della sensibilizzazione ai cambiamenti climatici, con la
relazione "Educating on climate change and its significance to
climate action" attraverso cui Nicola Paravati, Direttore delle
Relazioni Istituzionali di UNINETTUNO e coordinatore del
progetto, ha presentato i dettagli del percorso di studio,
sottolineando come il programma sia frutto di un'intensa
collaborazione internazionale iniziata quattro anni fa, che ha
visto in particolare Italia ed Egitto unire le forze per
realizzare percorsi di formazione professionale dedicati agli
operatori della comunicazione .
"Per affrontare i cambiamenti climatici bisogna comprenderli -
spiega la rettrice di Uninettuno Maria Amata Garito - per questa
ragione attraverso Reporting Climate Change mettiamo a
disposizione piattaforma tecnologica e offerta formativa e
agiamo come promotori di quella conoscenza indispensabile ad
affrontare consapevolmente le complesse sfide che ci porrà
sempre più, da ora in poi, il cambiamento climatico".
In collaborazione con Università Telematica Internazionale Uninettuno
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