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Ex commissario, i giovani sottovalutano i rischi della droga

Ex commissario, i giovani sottovalutano i rischi della droga

Borsci per 35 anni ha dato la caccia a spacciatori e trafficanti

BOLZANO, 10 gennaio 2023, 15:13

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Ragazzi, non sottovalutate i rischi della droga". E' l'appello lanciato da Pasquale Borsci, da pochi giorni ex commissario della Questura di Bolzano. Per 35 anni ha lavorato nell'antidroga, di cui 20 da capo della Narcotici, arrestando centinaia e centinaia di trafficanti e spacciatori e sequestrando tonnellate di stupefacenti. Secondo Borsci, la droga oggi fa meno paura, perché ormai quasi nessuno si 'buca' più. "I principi attivi delle droghe leggere oggi però sono molto più elevati e la cocaina e l'eroina fanno danni anche se fumata e non iniettata", spiega.
    Il 60enne, medaglia di bronzo al valor civile per un salvataggio dal fiume Isarco, evidenza che adolescenti oggi spesso si avvicinano per curiosità al mondo della droga. "Non spaventa più il classico tossicodipendente. I giovani assumano la droga bruciandola su carta stagnola e inalando i fumi, non rendendosi però conto che anche questa forma di assunzione crea danni fisici e dipendenza", spiega l'ex commissario. Secondo Borsci, il lavoro di prevenzione è fondamentale e dovrebbe iniziare già alle medie.
    In questi anni sono anche cambiate le tecniche dello spaccio.
    "Una volta bastava fare un giro in città per trovare chi aveva la sostanza stupefacente addosso, oggi praticamente non accade più", racconta. L'attività investigativa è diventava più complessa, anche per quanto riguarda il traffico della droga che viene abilmente nascosta e camuffata in appositi vani nelle autovetture. In alcuni casi il 'fiuto' degli agenti, ovvero la loro esperienza, va oltre quello dei cani antidroga, che vengono tratti inganno con la polvere di caffè e il dentifricio, come anche con strati su strati di nylon termosaldati.
    Borsci in questi anni ha anche operato come caposcorta di personaggi pubblici, come il Dalai Lama oppure l'allora ministro Franco Frattini, deceduto recentemente. "Il presidente è stata una bravissima persona, che ci ha sempre coinvolti già dal mattino nella programmazione degli impegni istituzionali e privati", ricorda con affetto l'ex commissario.
   

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