Ivo Rabanser, il gardenese di 42
anni accusato del tentato omicidio di suo fratello Martin, è
stato condannato oggi ad una pena di 8 anni, con rito
abbreviato, dalla gup di Bolzano, Elsa Vesco. I fatti risalgono
al 30 ottobre 2021 quando Ivo Rabanser, che da molti anni aveva
interrotto ogni rapporto con la sua famiglia d'origine e viveva
a Verona, fece irruzione di notte a Selva di Val Gardena nella
casa di suo fratello, accoltellandolo e ferendolo gravemente. La
moglie di Martin, Monika Lardschneider, riuscì a fuggire e a
dare l'allarme.
La giudice ha condannato Rabanser a 8 anni, come richiesto
dalla pm Federica Iovene. Non è stata quindi accolta la tesi
della difesa, che aveva chiesto di considerare la presunta
desistenza di Rabanser: i difensori avevano sottolineato che
Rabanser non portò a termine l'omicidio, pur avendone la
possibilità, dopo le prime coltellate. Accusa e parte civile
avevano replicato che in realtà il tentativo di omicidio si era
comunque già compiuto proprio tramite le coltellate. Ivo
Rabanser è stato inoltre condannato a pagare delle provvisionali
di 50.000 euro al fratello e di 20.000 euro alla cognata. Il
movente del tentato omicidio non è mai stato svelato
dall'imputato, che è stato comunque riconosciuto capace di
intendere e di volere da una perizia psichiatrica.
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