Oltre 140 ex studenti del liceo
classico Galileo di Firenze torneranno sui banchi di scuola, il
14 maggio, per affrontare la prova più temuta degli esami di
maturità: la versione di latino. Si tratta della 'Rimaturità',
la manifestazione, unica sul territorio nazionale, presentata
dall'associazione 'Amici del Galileo' insieme alla dirigente
scolastica del liceo Liliana Gilli.
I partecipanti, è stato spiegato, sono 143, di cui 85 donne e
58 uomini. In 42 hanno scelto di affrontare la prova competitiva
con valutazione e classifica finale di merito, mentre per 101 ci
sarà la non competitiva: correzione della versione, nessun voto,
ma menzioni a giudizio della commissione esaminatrice. Tra i
partecipanti anche un sacerdote, mentre il più anziano che si
presenterà a tradurre ha affrontato la 'sua' maturità nel 1960.
La sezione più rappresentata è la E, mentre sono soprattutto
i 'ragazzi' degli anni '80 ad aver scelto di tornare in classe.
Non mancano anche i giovani perché parteciperanno all'iniziativa
alcuni studenti della maturità 2021: per loro non ci fu compito
scritto in presenza a causa pandemia. La consegna dei
riconoscimenti, assegnati dalla commissione esaminatrice,
avverrà a ottobre. La medaglia commemorativa è stata creata dal
maestro orafo fiorentino Paolo Penko e rappresenta il portone
d'ingresso della scuola.
"La rimaturità - ha detto Gilli - rappresenta un incontro tra
studenti; quelli di ieri con quelli di oggi che hanno
orgogliosamente voluto partecipare all'iniziativa. Un ponte tra
generazioni, che permetterà ai grandi di tornare nelle aule
nelle quali sono cresciuti, e ai giovani di capire qual è il
valore aggiunto della nostra scuola: fare comunità. Ma il nostro
evento è anche un invito agli studenti del futuro".
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