Quasi 500 persone,
soprattutto studenti degli istituti scolastici cittadini, hanno
preso al sit-in di stamattina al sistema delle piazze di
Castelvetrano per esprimere il "grazie" a forze dell'ordine e
magistratura. Dopo l'arresto di Matteo Messina Denaro quella di
oggi è la seconda iniziativa organizzata a Castelvetrano, città
natale del boss. "La notizia del boss finito in cella è stata
una notizia inaspettata che oggi ci da tanto sollievo - ha detto
Tania Barresi, dirigente scolastico dei licei cittadini -
speriamo adesso che l'arresto del boss serva per svegliare le
coscienze e cancellare la paura".
In piazza anche i rappresentanti di 'Libera' e delle forze
dell'ordine. "Alla notizia dell'arresto il mio petto si è
riempito di orgoglio - ha sottolineato Miriam Licata, vice
presidente del Comitato provinciale studentesco - fino ad ora
siamo stati etichettati tutti come mafiosi ma non lo siamo,
soprattutto noi ragazzi. Gli adulti non hanno la nostra stessa
consapevolezza - ha aggiunto la giovane - perché hanno vissuto
in un'epoca in cui vigeva il rispetto. Loro devono dare
insegnamento a noi ragazzi che la mafia deve essere combattuta".
"I cartelloni oggi esposti dai ragazzi in piazza spiegano, in
estrema sintesi, come è cambiata la mentalità - ha affermato il
sindaco Enzo Alfano - la mafia a Castelvetrano non è affatto
finita, dobbiamo continuare a fare il nostro lavoro, ad
assumerci le nostre responsabilità, nel rispetto della legalità.
Solo così riusciremo a sconfiggere la mafia".
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