Nella città del "più bel chilometro
d'Italia", come definì Gabriele D'annunzio il luminoso lungomare
di Reggio Calabria, in magnifica posizione sullo Stretto di
Messina, si sono svolte le finali nazionali della XXII edizione
dei campionati di Astronomia, organizzate dal Ministero
dell'Istruzione con il contributo scientifico della Società
Astronomica Italiana (SAIt), dall'Istituto Nazionale di
Astrofisica (INAF) e dall'Università della Calabria. Sono
rivolte alle Scuole Secondarie di Primo e di Secondo Grado e
sono inserite nel programma delle Eccellenze del Miur. "Siamo
figli delle stelle e testimoni del Big Bang, e per tale motivo,
l'astronomia fa parte della storia dell'uomo fin dall'antichità,
ci insegna anche che nella vita, a ogni età, dobbiamo continuare
a studiare, a farci delle domande, a elaborare teorie e a
confrontarci perché c'è ancora moltissimo da conoscere", ha
commentato il professor Pecci, che ha dato il via a questa
edizione. Il percorso di selezione è iniziato lo scorso 6
dicembre con la gara di preselezione presso i vari istituti del
territorio italiano. Dei circa 12427 partecipanti, sono stati
selezionati 1136 studenti per la fase interregionale e tra
questi, i 22 finalisti della categoria junior 1.
L'Istituto Parco della Vittoria di Roma, ha visto un allievo
della sede di Mordini, Francesco Tropenscovino, della classe III
sez. E, accompagnato dalla professoressa Mauria Naso, referente
dei campionati di astronomia, piazzarsi al primo posto alla
Finale Nazionale delle XXII Olimpiadi Italiane di Astronomia, e
al quale è andato il diploma e la medaglia Margherita Hack, ma
anche la soddisfazione di essere arrivato primo tra le scuole
secondarie di primo grado del territorio nazionale. Poiché "è
l'arte suprema dell'insegnante: risvegliare la gioia della
creatività e della conoscenza" (Albert Einstein), possa
l'astronomia divenire uno straordinario strumento per far
avvicinare i giovani alla scienza, per alimentare la curiosità e
stimolare il fascino per lo studio dei fenomeni.
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