Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri
e l'assessora alle Pari Opportunità Monica Lucarelli hanno
inaugurato stamattina il Centro Antiviolenza 'Palmina
Martinelli', in via dei Gozzadini 38, nel quartiere Aurelio, in
una struttura confiscata alla criminalità organizzata e ora
patrimonio del Campidoglio.
Alla cerimonia era presente anche la presidente del XIII
Municipio Sabrina Giuseppetti ed Elisa Ercoli, la presidente di
Differenza Donna che gestirà il centro. Palmina, a cui la casa
è stata intitolata, era una 14enne di Fasano, in Puglia, che nel
1981 fu arsa viva per aver rifiutato di prostituirsi ma
nonostante dal letto di morte avesse indicato i colpevoli essi
furono giudicati innocenti e la morte della ragazza considerata
suicidio.
Oggi era presente la sorella Mina, che ha condotto una
battaglia per la riapertura delle indagini: "Mia sorella - ha
detto con commozione - è stata uccisa due volte: dai suoi
assassini e dal non essere stata creduta. Non si è suicidata ma
è stata uccisa". Tra il pubblico anche i familiari di Rosaria
Lopez e Donatella Colasanti, le due ragazze del massacro del
Circeo.
"In XIII Municipio non c'era ancora un centro antiviolenza -
ha ricordato Ercoli - Abbiamo promesso a Mina che giovani come
Palmina non devono perdere più la vita per la loro libertà".
"Aprirlo è stato un lavoro di squadra di tutta la giunta - ha
affermato Lucarelli - I passaggi sono complicati, ma noi ci
siamo. Servono centri come questi, non c'è uscita dalla violenza
senza autodeterminazione".
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