"Oggi come Rete della Conoscenza,
Unione degli Studenti e LINK-Coordinamento Universitario siamo
scesi in piazza a Napoli al fianco delle decine e decine di
associazioni che costituiscono la Via Maestra, spazio di
confronto e attivazione che da mesi sta costruendo una visione
alternativa e condivisa di società. Come giovani e studenti di
questo paese vogliamo far sentire la voce di chi, precario,
marginalizzato, del Sud e delle aree interne, straniero, giovane
senza futuro, vive sulla propria pelle le storture di un sistema
ingiusto e di uno Stato sordo". Lo ha detto Tess Kucich,
coordinatore nazionale della Rete della Conoscenza.
"Questa situazione - ha proseguito - potrà solo peggiorare se
le grandi riforme su cui punta questo Governo, l'autonomia
differenziata e il premierato, diventeranno realtà. Il ddl
Calderoli cristallizzerà le diseguaglianze territoriali e
sociali già presenti in questo Paese, quando ciò che servirebbe
sarebbe un rifinanziamento complessivo di welfare e servizi".
"A chi vuole spezzare il Paese e rafforzare i poteri del
Governo a scapito del parlamento, rispondiamo oggi in questa
piazza ed ogni giorno nel paese - continua Virginia Mancarella,
coordinatrice nazionale di LINK-Coordinamento universitario - la
repressione delle esperienze politiche e delle voci dissidenti
si fa sempre più evidente, e nulla ce lo ha dimostrato come la
risposta violenta e criminalizzante che abbiamo subito nelle
Università e nelle piazze manifestando a sostegno della
Palestina".
"Oggi siamo in piazza per un reddito di base universale, per
un mondo del lavoro tutelante e privo di precarietà, per
percorsi di studio svincolati dalle esigenze del mercato e da
dinamiche di profitto - racconta Bianca Chiesa, coordinatrice
nazionale dell'Unione degli Studenti. In questo scenario
dobbiamo rivendicare soluzioni sistemiche, un cambiamento
radicale, un nuovo modello di società. Ci mobilitiamo non solo
in quanto studenti ma in quanto giovani, precari a cui viene
negato il diritto di decidere del proprio futuro. È tempo di una
nuova stagione di mobilitazione: per chi non vede un futuro
dignitoso di fronte a sé è tempo di alzarsi".
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