Cade il prossimo 30 settembre "La
Notte dei Ricercatori", un'iniziativa promossa dalla Commissione
Europea fin dal 2005 che coinvolge ogni anno migliaia di
ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei.
L'obiettivo è di creare occasioni di incontro tra ricercatori e
cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza
delle professioni della ricerca in un contesto informale e
stimolante.
Centinaia gli eventi, che comprendono esperimenti e
dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre e visite guidate,
conferenze e seminari divulgativi, spettacoli e concerti.
L'Italia ha aderito da subito all'iniziativa europea con una
molteplicità di progetti che ne fanno tradizionalmente uno dei
paesi europei con il maggior numero di eventi sparsi sul
territorio. Numerosissime le iniziative negli atenei italiani.
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Università Federico II di Napoli: per la prima volta è stato
approvato e finanziato dalla Comunità Europea, nell'ambito delle
"Marie Skłodowska Curie Actions", il progetto biennale STREETS
(Science, Technology and Research for Ethical Engagement
Translated in Society), coordinato dalla Università degli Studi
di Napoli Federico II, realizzato con l'Università della
Campania "Luigi Vanvitelli", l'Università di Cassino e del Lazio
Meridionale, l'Università di Napoli L'Orientale, l'Università di
Salerno, gli Istituti CNR campani partecipanti alla rete CREO,
'Le Nuvole' (impresa culturale e creativa napoletana), con il
supporto dell'Università del Sannio come partner associato. Il
progetto STREETS guarda a tutte le aree prioritarie di
specializzazione intelligente: dall'aerospazio alla green
economy, ai beni culturali e alle scienze umane attraverso
attività multidisciplinari declinate secondo i principi cardine
di Scienza - Tecnologia - Ricerca - Etica - Engagement -
Società. Una proposta pensata oltre i confini geografici e
declinata intorno ad un concetto di "ricerca" più ampio mirato a
raccontare il mestiere del ricercatore ed il suo ruolo nello
sviluppo della società contemporanea.
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Università del Salento: negli spazi del Monastero degli
Olivetani e del complesso Studium 2000 a Lecce, dalle ore 15
alle ore 24, si potrà fruire di spettacoli scientifici ed
exhibit, iniziative di citizen science, esperienze
multisensoriali, laboratori e stand di ricerca, ricerca
applicata e prototipi, esperimenti dal vivo e giochi
scientifici, visitare musei e mostre, partecipare a dibattiti e
tavole rotonde. Gli eventi si potranno seguire in presenza e, in
alcuni casi, in diretta streaming. Uno dei temi portanti delle
iniziative in programma è la narrazione del legame tra ricerca e
territorio: l'investigazione nei più tradizionali e nei più
moderni settori di ricerca verrà raccontata in prima persona dai
ricercatori e dalle ricercatrici che lavorano nel Salento.
L'ingresso è libero; apertura stand alle ore 17.
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Politecnico di Torino: l'inaugurazione della manifestazione -
con una dedica speciale a Piero Angela e un omaggio del
Conservatorio di Torino - si terrà venerdì 30 settembre alle
17:30 nel cortile del Rettorato (Via Verdi, 8), alla presenza di
Stefano Geuna e Guido Saracco, rettori di Università di Torino e
Politecnico, e di Giulia Carluccio, Prorettrice UniTo e
Presidente APEnet (Rete degli Atenei e degli Enti di Ricerca per
il Public Engagement).
L'edizione 2022 della Notte torinese, per la prima volta, è
targata UNIGHT - United citizens for research, il progetto che
vede oltre 1500 ricercatori e ricercatrici di Università,
Politecnico e degli Enti di ricerca piemontesi gemellati con
colleghe e colleghi di 5 università europee. Grazie al
coinvolgimento dell'alleanza UNITA - Universitas Montium, una
linea immaginaria unirà la Serra de Estrela (Università da Beira
Interior, Portogallo), i Pirenei (Università di Saragozza,
Spagna e Università di Pau e dei Paesi dell'Adour, Francia), le
Alpi (Università Savoie-Mont Blanc, Francia) e i monti del
Banato (Università di Vest Din Timisoara, Romania). Il progetto
- che si è aggiudicato il punteggio massimo nel bando Horizon e
sarà finanziato per 2 anni - ha per capofila l'Università di
Torino, che vanta molti anni di esperienza nella realizzazione
di iniziative volte al dialogo tra ricerca e società ed è tra i
soci fondatori di APEnet, la Rete italiana degli Atenei e degli
Enti di Ricerca per il Public Engagement.
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Alla Ca' Foscari di Venezia con 50 attività e 120 ricercatrici e
ricercatori coinvolti, torna l'evento che avvicina il mondo
della ricerca e della conoscenza a famiglie e cittadini di tutte
le generazioni. In occasione della Notte europea dei
ricercatori, a Venezia è tempo di Venetonight, in programma
venerdì 30 settembre 2022 a Ca' Foscari. L'inaugurazione è alle
17.00 nel cortile dell'ateneo con la rettrice Tiziana Lippiello,
Maria del Valle Ojeda Calvo, prorettrice alla Ricerca, Luisa
Bienati, prorettrice alla Didattica e Caterina Carpinato,
prorettrice alla Terza Missione. L'iniziativa però si svolgerà
nell'arco dell'intera giornata e coinvolgerà varie sedi
dell'università: docenti e studenti saranno attivi sin dal
mattina anche nei musei e in Laguna, per raccontare la ricerca
in sinergia con istituzioni pubbliche e private del territorio.
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