La maturità è alle porte. Superata la fase dell'emergenza sanitaria, l'esame di Stato torna alla normalità, cioè a quanto previsto dalle norme in vigore. Ci sono due prove scritte a carattere nazionale (decise cioè dal ministero) e un colloquio. Ci sono commissari interni ed esterni. Lo svolgimento delle prove Invalsi è requisito di ammissione, ma non c'è connessione fra i risultati e gli esiti dell'Esame di Stato. L'unica deroga riguarda i percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento: lo svolgimento delle attività Pcto non è requisito di ammissione all'Esame.
I sette 'titoli' per la prima prova scritta, italiano, sono pronti da settimane e custoditi nel plico telematico che le scuole potranno aprire solo il 21 giugno. La prima prova accerta sia la padronanza della lingua italiana (o della diversa lingua nella quale avviene l'insegnamento) sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. Si svolge mercoledì 21 giugno 2023 alle 8:30 con modalità identiche in tutti gli istituti e ha una durata massima di sei ore.
I candidati possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse: il Ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. Gli studenti possono scegliere, tra le sette tracce, quella che pensano sia più adatta alla loro preparazione e ai loro interessi.
La seconda - il 22 giugno - prova riguarda una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verte su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline. Quest'anno torna ad essere una prova nazionale (mentre lo scorso anno le tracce erano state elaborate dalle singole commissioni d'esame).
Nei giorni delle prove scritte, è vietato utilizzare a scuola telefoni cellulari, smartphone e smartwatch di qualsiasi tipo, dispositivi di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file, di inviare fotografie e immagini, nonché apparecchiature a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere. Sono escluse dal divieto le calcolatrici scientifiche e/o grafiche. Sono escluse dal divieto le calcolatrici scientifiche e/o grafiche. È vietato l'uso di dispositivi elettronici portatili di tipo palmare o personal computer portatili di qualsiasi genere in grado di collegarsi all'esterno degli edifici scolastici tramite connessioni wireless o alla normale rete telefonica con qualsiasi protocollo. Il colloquio si svolge dopo gli scritti e riguarda anche l'insegnamento trasversale dell'educazione civica.
Si tratta di un colloquio in chiave multi e interdisciplinare: in poche parole, la commissione valuta sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente. Prenderà il via da uno spunto iniziale (un'immagine, un breve testo, un breve video) scelto dalla Commissione.
Nell'ambito del colloquio il candidato espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l'esperienza dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento svolta nel percorso degli studi. Nello scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito maturato nel secondo biennio e nell'ultimo anno fino a un massimo di quaranta punti: dodici punti per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto anno. La valutazione sul comportamento concorre alla determinazione del credito scolastico. Il voto finale dell'Esame di Stato è espresso in centesimi così suddivisi: massimo 40 punti per il credito scolastico massimo 20 punti per il primo scritto massimo 20 punti per il secondo scritto massimo 20 punti per il colloquio. La commissione può assegnare fino a 5 punti di "bonus" per chi ne ha diritto. Dalla somma di tutti questi punti risulta il voto finale dell'Esame.
Il punteggio massimo è 100 (c'è la possibilità della lode). Il punteggio minimo per superare l'esame è 60/100. La commissione torna ad essere composta da un presidente esterno all'istituzione scolastica, tre commissari interni e tre esterni. Il ministero, con apposito decreto, ha comunicato le discipline affidate ai membri esterni.
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