Richiamare l'attenzione dei vertici
mondiali sulla necessità di adottare misure comuni per il
contrasto alla contraffazione dei titoli di studio e delle
qualifiche: con queste motivazioni è stato presentato questa
mattina l'evento promosso dalla Gilda degli Insegnanti dal
titolo "Fabbriche dei Titoli" alla presenza della vicepresidente
della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, Giorgia Latini,
in collegamento Elisabetta Piccolotti, della stessa Commissione
e Luca Lantero, direttore del Cimea, il Centro di Informazione
sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche.
Lo studio della Gilda si è concentrato sulla normativa
europea, che ha permesso la libera mobilità e circolazione dei
titoli professionali.
In Italia è il Cimea, il Centro di Informazione sulla Mobilità e
le Equivalenze Accademiche, a riconoscere e a valutare i titoli
di studio: secondo la indagine Gilda, su 65mila richieste l'anno
che l'ente esamina, il 12% delle qualifiche risulta dubbio.
La ricerca della Gilda in questo contesto intende promuovere
un dibattito e accendere un faro che costituisca uno stimolo a
conoscere, denunciare e contrastare questi fenomeni. In vista
del G7, intende lanciare una proposta che abbia un impatto
contro la lotta alla corruzione a all'abuso accademico. Non
essendoci sanzioni penali sufficienti ad arginare il fenomeno,
bisogna ricorrere ad un sistema di sanzioni amministrative che,
nei casi più gravi, escludano per sempre dalla pubblica
amministrazione chi vi entra con titoli falsi, abusando della
fiducia dell'intero sistema educativo.
"Di fronte al moltiplicarsi dei casi di titoli falsi o privi di
valore, è evidente che lo spauracchio del procedimento penale
non funziona, quindi è necessario che i governi, e se possibile
l'Unione Europea, assumano provvedimenti amministrativi
sanzionatori, ribaltando sugli interessati l'onero
dell'eventuale ricorso. La qualità della cultura,
dell'istruzione ed ora anche della salute dei cittadini, è messa
seriamente in pericolo. Occorre quindi agire con rapidità e
determinazione", ha spiegato il coordinatore nazionale della
Gilda Insegnanti Rino Di Meglio, in un appello mondiale volto al
superamento della mercificazione dei titoli professionali.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA