Un consolidato sistema di potere
patriarcale che sa riprodurre solo se stesso e che permea tutta
l'informazione, i drammatici effetti socio-economici dei
conflitti, il reflusso politico mondiale, le represse
rivoluzioni delle donne, la rotta migratoria mediterranea in cui
a perdere la vita sono i più fragili del pianeta. E ancora, i
temi da secoli considerati tabù: il corpo delle donne, la
maternità come libera scelta, il potere dei soldi, la malattia,
il lavoro delle donne, la loro sessualità.
Il festival letterario tutto al femminile Ju Buk Festival (che
nel gergo locale sta a indicare la bisaccia del pastore
transumante), giunto alla sua IV edizione, sotto gli alti
patrocini del MiC Ministero della Cultura e della Regione
Abruzzo, avrà luogo dal 26 al 28 luglio presso l'auditorium
Guido Calogero a Scanno, antico borgo nel Parco nazionale
d'Abruzzo e paese amato dai Maestri Henri Cartier Bresson, Mario
Giacomelli, Hilde Lots Bauer, Maurice Cornelius Escher,
incantati dal costume tradizionale della donna scannese che ha
intrapreso il percorso Unesco per essere riconosciuto come
patrimonio immateriale dell'umanità.
Promosso dall'associazione FactoryA, network di informazione per
contribuire a rendere più visibili le realtà femministe,
ecopolitiche, antirazziste e anticapitaliste e per sostenere
l'eliminazione degli stereotipi sulle relazioni affettive, sui
corpi e la cura, l'intento di Ju Buk Festival è ambizioso: "Fare
cultura in ottica femminista e capolvolgere le narrazioni degli
eventi può rappresentare, in questa fase storica, un sostegno
alla conoscenza necessaria ad attivare una riconversione sociale
e ambientale su presupposti radicalmente opposti al modello
dominante rilanciato dal mainstream e che ancora oggi permea
ogni ambito della nostra vita sociale, nonostante abbia portato
a conseguenze devastanti per il Paese, dall'inverno demografico
all'inoccupazione delle donne, ai numeri sconcertanti della
violenza di genere. La letteratura delle Donne rappresenta una
preziosa opportunità di riflessione e progettualità, una pratica
critica che dovrebbero considerare anche e soprattutto le
istituzioni per giungere a un nuovo patto sociale, realmente
equo e condiviso, basato su cardini più forti e potenti e che,
in tal senso, può davvero salvare il mondo" afferma Eleonora de
Nardis Giansante, direttrice della kermesse.
La prima giornata sarà dedicata agli ultimi Esordi di successo,
con Monica Acito e il suo acclamato Uvaspina (Bompiani 2023) e
Raffaella Simoncini che affronta il tema della malattia in
Bulky, della casa editrice abruzzese NEO, interessante esempio
di editoria indipendente che anche quest'anno fa capolino al
Premio Strega.
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