"Serie come 'Gomorra' o 'Mare
Fuori' irretiscono i giovani e non solo quelli che vivono nel
disagio. La tendenza sempre più diffusa tra i giovani è quella
di emulare modelli criminali ispirati da serie tv o dai testi
dei trapper che esaltano atteggiamenti mafiosi-camorristici e
contestano istituzioni e forze di polizia".
Lo sottolinea in una nota il sindacato di polizia penitenziaria
Uspp, con il segretario per la Campania Ciro Auricchio, per il
quale è emblematico il ferimento, lo scorso 11 dicembre in
pieno centro a Napoli, di un ex attore del film "La paranza dei
bambini" Ciro Vecchione, ritenuto legato a un gruppo criminale
del quartiere Sanità che era in auto con la sua fidanzata
minorenne.
"Baby gang e giovani killer, - sottolinea Auricchio - si
aggirano in pieno centro città tra donne e bambini, eseguendo
stese e sparando all'impazzata, provocando anche vittime
innocenti, com'è successo qualche giorno fa quando con ottanta
colpi si è cercato di uccidere un giovane, Nicola Giuseppe
Moffa, ritenuto responsabile dell'agguato a Vecchione". "Già
qualche anno fa un altro quindicenne - continua il sindacalista
- attore nello stesso film venne arrestato in quanto ritenuto
responsabile del ferimento di un 17enne".
L'Uspp sollecita "una profonda riflessione sugli effetti
devastanti di emulazione dello stile criminale esaltato da
questi film e da certe fiction tv e sul messaggio diseducativo
che purtroppo fa presa su un pubblico troppo giovane".
"È naturale - dice ancora il segretario regionale Auricchio -
che tali influenze siano da ritenersi ancora più nocive in una
città come Napoli, piuttosto che in altri contesti territoriali,
dal momento che in alcuni quartieri partenopei e in buona parte
della provincia di Napoli si vive purtroppo a stretto contatto
con questi modelli".
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