Universitari "senzatetto": il
fenomeno è sempre più diffuso tra le ragazze e i ragazzi che
frequentano un corso di laurea lontani dal proprio luogo di
residenza, al punto che ben 1 matricola fuorisede su 3 fino a
pochi giorni fa - cioè a lezioni già iniziate - pare non fosse
ancora riuscita a trovare una sistemazione stabile in cui vivere
per i mesi a venire.
A mostrare l'ampiezza del problema, con numeri in costante
crescita, è un'indagine condotta dal portale Skuola.net su un
campione di 500 fuorisede - nuovi e vecchi - al principio
dell'anno accademico.
Se si escludono le matricole che ammettono di essersi mosse
in ritardo - circa 1 su 5 - tutti gli altri si sono ritrovati in
quella condizione proprio a causa di fattori non dipendenti
dalla loro volontà. Il 39% si è imbattuta in prezzi folli per
quello che veniva offerto. Altrettanti (39%) sono stati illuse
da proposte abbordabili ma poi hanno capito il perché: la casa
era messa male oppure le eventuali condizioni di vita sarebbero
state "precarie".
A fronte di circa 1.600.000 fuorisede iscritti agli atenei
tradizionali, circa 400.000 risiedono fuori regione e hanno a
disposizione poco più di 40.000 posti letto negli studentati
pubblici. Quindi una casa o una stanza in affitto è una scelta
quasi obbligata per la maggior parte.
Inoltre i proprietari spesso sono più inclini - sempre secondo
quanto si legge sui vari gruppi - a evitare di affidare i propri
immobili a giovani uomini. Non a caso, la metà degli
intervistati (49%) racconta di essersi imbattuto in annunci
riservati "solo a ragazze". Quest'anno, poi, sono stati oltre un
quarto (27%) ad aver cambiato alloggio. E in tantissimi - circa
la metà - sono stati costretti a prendere la decisione proprio
per ragioni economiche: il 25% ha cercato altro perché l'affitto
della vecchia casa sarebbe aumentato troppo, il 22% per un
"taglio" di budget che non permetteva di coprire più quelle
spese.
La soluzione più gettonata, come sempre d'altronde, è la
co-abitazione: oltre 4 su 10 vivranno assieme ad altri
coinquilini. In case parecchio affollate, dato che la fetta più
ampia (44%) dividerà l'appartamento con tre persone, se non più;
il 34% abiterà con altre due; il 22% avrà solo un'altra presenza
con cui gestire gli spazi.
C'è un luogo, però, in cui difficilmente si accettano
intrusioni: la camera da letto. Chi ha potuto, ha cercato di
difendere la propria privacy. Così, il 60% di chi co-abiterà, ha
optato per una stanza singola. Al massimo si può accettare
un'altra persona: è la strada scelta dal 28%. Solo una minoranza
(12%), probabilmente per necessità, sarà in tripla o in
quadrupla.
La media di spesa prevista è di circa 430 euro al mese per
studente.
Tuttavia circa 1 su 10 - il 12% - non è riuscito a cavarsela
come meno di 600 al mese, una quota simile (10%) di euro ne deve
sborsare almeno 800.
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