Fare rete. È questo il concetto al
centro del progetto "Futuro al Centro" presentato oggi a Roma
che vede otto università del Centro Italia unite tra loro. Ed è
la prima volta che accade in Italia. L'obiettivo è quello di
rispondere alle giovani studentesse e ai giovani studenti che
cercano prospettive di realizzazione professionale ed umana.
Questo perché in questi territori del centro "i giovani hanno
opportunità" e "occasioni di crescita", come spiegato nel corso
della conferenza stampa dai rettori in sala. All'iniziativa -
che come claim ha "cambia prospettiva metti il tuo futuro al
centro" - aderiscono gli atenei di Abruzzo, Marche e Umbria, che
insieme contano circa 100mila studenti: l'università di Urbino
Carlo Bo, l'università di Perugia, l'università Politecnica
delle Marche, l'università di Macerata, l'università di
Camerino, l'università di Teramo, l'università dell'Aquila,
l'università Gabriele d'Annunzio di Chieti-Pescara.
Il progetto vuole mettere in evidenza le opportunità possibili
tra progetti internazionali, esperienze all'estero, servizi e
agevolazioni, attività legate al territorio, percorsi
post-laurea e numerosi rapporti con il mondo delle
organizzazioni e delle imprese. "C'è questa idea di
condivisione delle nostre offerte formative, di attrarre
studenti dagli altri territori e trattenere i giovani nelle
nostre regioni", spiega il rettore dell'università di Urbino,
Giorgio Calcagnini. L'impegno è quello di "garantire formazione
di qualità e servizi", aggiunge.
Per il rettore dell'università Politecnica delle Marche, Gian
Luca Gregori, "il territorio viene vissuto più come un problema
che come opportunità. Al contrario dobbiamo ragionare e
valorizzarlo". Il rettore dell'università di Teramo, Dino
Mastrocola, ricorda come queste località siano caratterizzate da
"costi più bassi rispetto alle medie nazionali"."L'aggregazione
- dice - è una delle scintille per portare anche entusiasmo ai
territori".
Il rettore dell'università di Chieti-Pescara, Liborio Stuppia,
ribadisce il valore, in questa iniziativa,del fare rete. E poi
"nell'era post covid dobbiamo ricordarci che i nostri ragazzi
hanno bisogno di socializzazioni - spiega - E Futuro al centro è
ideale" per non far sentire loro "numeri ma persone".
"Il centro che rappresentiamo è ricco di bellezza e storia, di
università che non temono né Sud né Nord", sottolinea il rettore
dell'università de L'Aquila, Edoardo Alesse. Il rettore
dell'università di Camerino Graziano Leoni evidenzia come
"lavorare in sinergia e insieme per un obiettivo comune sia la
strategia vincente". "È un'iniziativa importante che non può che
rafforzare le università con l'occhio sempre rivolto verso
l'Europa", commenta il rettore dell'università di Macerata, John
Mc Court. Il rettore dell'università di Perugia, Maurizio
Oliviero, in conclusione, ricorda il messaggio che si vuole
lanciare con il progetto Futuro al Centro: "Qualità, formazione,
rete e navigare controcorrente". "È la prima volta che otto
rettori fanno una scelta di questo tipo - spiega - È un punto di
partenza per il futuro del Paese".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA