(di Angelo Cerulo)
Oltre 7 italiani su 10 non
conoscono le funzioni fondamentali degli oceani a conferma
dell'urgenza di diffondere una maggiore cultura del mare nelle
scuole. E' quanto sottolineato oggi a Napoli alla partenza della
campagna educativa "Il Mare a Scuola" della Fondazione Marevivo
in collaborazione con Msc Foundation. Finalità, ha spiegato
Rosalba Giugni, presidente di Marevivo, è la promozione di una
"cultura del mare" e della conoscenza dell'ambiente a partire
dai banchi di scuola.
La campagna farà tappa a Palermo, Livorno e Genova e
proseguirà fino a quando non verranno raggiunti gli obiettivi.
Marevivo chiede al Ministero dell'Istruzione e del Merito di
diffondere al più presto nelle scuole di ogni ordine e grado
attività per rendere gli alunni consapevoli dell'importanza
della conservazione dell'ambiente, del mare e delle acque
interne, come previsto dall'articolo 9 della "Legge Salvamare".
Un sondaggio Swg ha evidenziato che il 60% si dice
preoccupato per la salute del mare e il 58% insoddisfatto dalle
azioni di Governo per tutelarlo. Solo il 21% degli intervistati
è sicuro dell'affermazione che i mari producono oltre il 50%
dell'ossigeno della terra, mentre appena il 15% condivide
l'affermazione che il mare ospita oltre il 90% della flora e
della fauna del pianeta. Il 16% si dice sicuro del fatto che
fino ad oggi l'uomo ha esplorato solo circa il 5% del totale
degli oceani.
Oggi a Napoli, sulla motonave Patrizia, Daniela Picco,
direttore generale MSC Foundation, ha detto: "Siamo partner di
Marevivo da 10 anni e abbiamo cominciato con due programmi:
Delfini Guardiani, per portare la cultura del mare nelle
elementari e medie, e Nauticinblu, destinato alle scuole che
formano i professionisti del mare. Ora andiamo avanti: Gianluigi
Aponte e Rosalba Giugni vogliono promuovere la cultura del mare
nelle scuole come parte integrante del curriculum". Ha
evidenziato Rosalba Giugni, di Marevivo: "Portare il mare nelle
scuole è il nostro grande obiettivo. Con i cambiamenti climatici
è indispensabile una transizione ecologica. Che significa
cambiare energia, alimentazione, attuare un'economia circolare,
non buttare plastica in mare. Ma se non c'è un'educazione di
base tutto ciò non si potrà fare". Della necessità di una
'transizione culturale' si è detta convinta Barbara Floridia,
presidente della Commissione di Vigilanza Rai mentre Sergio
Costa, vice presidente della Camera e primo firmatario della
legge Salvamare, ha ricordato l'origine e l'iter delle norme,
"votate all'unanimità".
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