L'Ufficio Scolastico Regionale per il
Lazio ha terminato la collocazione di tutti i dirigenti
scolastici: sono state pubblicate le ultime reggenze, dovute
alle conferme tardive di alcuni pensionamenti e agli incarichi
nominali assegnati negli ultimi giorni, e le sedi per le
immissioni in ruolo dei dirigenti scolastici, in riferimento
alla procedura di reclutamento riservata (DM n. 107/2023). A
renderlo noto è l'Ufficio scolastico regionale del Lazio (Usr).
"Questo importante momento segna un ulteriore e definitivo passo
verso la preparazione e l'avvio di un anno scolastico sereno e
tempestivamente organizzato, in linea con l'impegno costante
dell'Usr Lazio nel garantire la qualità e l'efficienza del
sistema educativo regionale", afferma Anna Paola Sabatini,
direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale per il
Lazio. "Questa fase costituisce l'ultimo tassello del processo
di assegnazione dei dirigenti scolastici portato avanti con
solerzia dai nostri uffici. Anche in questi giorni, a ridosso di
Ferragosto, stiamo agendo con la massima attenzione per
garantire una tempestiva e efficace gestione delle operazioni",
aggiunge.
Riguardo le reggenze si tratta - rende noto l'Usr - di un
numero esiguo di soli ulteriori 11, dovute appunto a
pensionamenti dei dirigenti scolastici o a distacchi presso
ministeri o associazioni mentre per le sedi che verranno
occupate dai nuovi dirigenti scolastici dell'ultimo concorso
riservato si tratta di 25. Operazione, quest'ultima, che
l'amministrazione conta di chiudere entro il 23 agosto e che
vede le 25 istituzioni scolastiche coinvolte, distribuite come
in questo modo: 1 sede in provincia di Rieti, 1 sede in
provincia di Frosinone, 4 sedi in provincia di Viterbo e 19 sedi
a Roma e provincia. Questa distribuzione è stata attentamente
valutata - fa sapere sempre l'Ufficio scolastico - per
rispondere alle esigenze specifiche di ogni territorio,
garantendo una copertura adeguata e un supporto efficace alle
istituzioni scolastiche coinvolte.
"Un grande traguardo per l'Ufficio scolastico regionale per il
Lazio, sia per le tempistiche delle nomine, sia per i numeri,
nettamente inferiori rispetto agli anni precedenti", conclude
Sabatini.
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