Dal giorno in cui è stato
arrestato ed è stato condotto nell'Istituto penitenziario
minorile Paternostro di Catanzaro, non era mai riuscito a
chiedere scusa alla madre per avere intrapreso una strada
sbagliata. Un coraggio che ha trovato adesso, grazie alla musica
e al supporto degli educatori e di altri ragazzi e ragazze
durante i laboratori di rap del Presidio culturale permanente
all'interno dell'Istituto nell'ambito di un progetto di Cco,
Crisi come opportunità.
E così, in occasione della Festa della mamma, Davide, in arte
Davo, ha composto un brano intitolato proprio "Scusa Mamma".
"Non ero mai riuscito a chiedere scusa a mia madre per i
reati commessi - spiega Davide - non al momento dell'arresto,
non al processo e nemmeno ai colloqui in Ipm. Non so perché non
riuscissi a dirlo. Mi vergognavo troppo del dolore che le avevo
fatto provare... o forse una parte di me, sapendo che mia mamma
mi avrebbe perdonato, pensava di non meritarlo. Il rap mi ha
reso libero".
"Ora sarò migliore" è la promessa di Davo alla madre. "Un
perfetto esempio - spiegano i promotori del progetto -
dell'importanza dell'avere una valvola di sfogo, per chi si
trova in situazioni di difficoltà: un'arma positiva, la musica,
che Cco e le istituzioni con cui collabora utilizzano per
offrire nuove opportunità ai giovani che pensano di non averne
più".
"La musica - spiega Lucariello, rapper, formatore e socio di
Cco - ha una grande capacità di sublimazione e quindi un valore
terapeutico. Nel momento in cui una cosa viene raccontata è come
guardarla dall'esterno: si riesce a giudicarla e capirla. Quando
le emozioni e le esperienze più forti e negative rimangono
inespresse, diventano bombe a orologeria destinate a esplodere".
Secondo Kento, rapper e formatore senior dei laboratori rap
negli Ipm di Cco, "La musica è un'arma estremamente positiva,
che Cco e le istituzioni con cui collabora utilizzano per
offrire opportunità nuove a ragazze e ragazzi che pensano di non
averne più".
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