"L'università non è uno spazio
sicuro per le donne, sia per le studentesse che per le docenti e
le ricercatrici. Per questo abbiamo la necessità di creare uno
spazio non istituzionale, perché non vengono ascoltate le
segnalazioni di molestie che ci sono state". Ad affermarlo sono
le ragazze del movimento transfemminista 'Non una di meno', che
questa mattina hanno manifestato a Torino, con un corteo che è
partito dal campus Einaudi e ha raggiunto il rettorato di via
Po, dove nel cortile si è svolta un'assemblea.
"Ci proteggono le nostre sorelle, non UniTo, per
un'università transfemminista", era scritto su uno striscione
intorno al quale si sono sedute una sessantina di studentesse,
per discutere la nascita di un osservatorio sulle violenze di
genere all'interno delle facoltà. "L'osservatorio lo dobbiamo
ancora costruire - spiegano - questi sono i momenti per
organizzarci. Abbiamo raccolto attraverso un questionario alcune
testimonianze di violenze subite, che sono state riportate al
comitato unico di garanzia, organo dell'università che si
dovrebbe occupare delle discriminazioni, ma non è stato fatto
niente. Quindi ora la parola la prendiamo noi e ci
autorganizzeremo". Secondo 'Non una di meno' ci sarebbero state
vittime di molestie in vari dipartimenti.
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