E' stata costituita, a Marsala,
un'associazione denominata "Centro uomini maltrattati" dalle
donne. Promotore dell'associazione è stato l'imprenditore
Giuseppe Arangio, 38 anni, che opera nel settore della
produzione dei mezzi industriali per l'ambiente. "Siamo stanchi
di essere oggetto di pregiudizi - dicono Arangio e altri soci
fondatori dell'associazione - E' incredibile come la violenza
sugli uomini sia fonte solo di sberleffi e atteggiamenti
canzonatori. Troppe volte la violenza psicologica che subiamo
noi uomini non prevede alcuna forma di tutela da parte dello
Stato e dell'opinione pubblica. Per questo motivo abbiamo deciso
di dire basta a questa discriminazione che vede noi uomini
essere sempre descritti come dei carnefici e le donne sempre e
solo come vittime".
Il direttivo del Centro uomini maltrattati (per adesso solo
un'associazione di fatto, ma con l'intenzione di formalizzare a
breve) comunica di avere già inaugurato sedi, oltre che in
Sicilia, anche in Lombardia, Toscana, Lazio e Sardegna. "Il
passaparola - continua Arangio - è stato così spontaneamente
intenso che abbiamo raggiunto, in sole 48 ore, 530 iscritti in
tutta Italia. Il nostro obiettivo è non solo quello di fornire
un aiuto reale e concreto agli uomini, che sempre più
frequentemente, dopo il divorzio, si trovano a vivere sotto i
ponti o nelle proprie auto, ma contrastare l'orientamento
attuale che, pregno d'ipocrisia, pretende che gli uomini siano
tutti colpevoli, a prescindere dalle proprie azioni, e che
dovrebbero chiedere, comunque, scusa alle donne per avere la
sola colpa di essere vivi. E' una nuova forma di peccato
originale. Io sono stato più volte oggetto di violenza fisica e
psicologica da parte delle mie compagne, nonché di stalking e
calunnie. Per fortuna, la giustizia ha funzionato così bene che
quelle che si definivano vittime hanno finito per essere
imputate".
I membri del Cum dicono, comunque, di voler "concordare
un'azione comune con i centri antiviolenza sulle donne" e
auspicano "una maggiore apertura al dialogo e l'adozione di
punti di vista alternativi capaci di relativizzare la
contraddizione esistente fra i due sessi in un'ottica di mutua
comprensione".
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