Cambia l'età media di chi si
trasferisce in Italia dall'estero, "nel 2023 e nel 2024
l'incidenza percentuale della fascia degli over 40 ha continuato
a salire, con un trend che si è rafforzato nel 2024. La fascia
dei giovanissimi 20-30 anni, dopo essere cresciuta nel 2023,
diminuisce nel 2024, ma il calo è soprattutto concentrato nella
fascia 30-40 anni, che per la prima volta in assoluto scende
sotto al 50% (47%). Un fenomeno non positivo". Lo afferma il
19/esimo Rapporto Italiani nel mondo della Fondazione Migrantes,
in uno specifico paragrafo dal titolo, "Le agevolazioni statali
al rientro: dalle stelle alle future stalle".
Il fenomeno, spiega il report, "si può leggere così: il
ridimensionamento delle agevolazioni dal 2024 impatta
prevalentemente sui più giovani, ai quali non conviene più
trasferirsi sacrificando retribuzioni medie più elevate e
prospettive di carriera, e sulle famiglie con figli minori (la
fascia 30-40), che hanno visto azzerare il potenziamento delle
agevolazioni legate al radicamento e alla natalità. In
quest'ottica, emerge uno degli effetti negativi della nuova
legge: scoraggiare paradossalmente l'ingresso di soggetti
giovani e con figli, proprio mentre il Paese è alle prese (da
anni) con sfide quali la denatalità e l'inverno demografico".
Addirittura, rileva il Rapporto, il Gruppo Controesodo è
"pressoché certo che il 2024 vedrà un collasso dei rientri, a
causa dell'abrogazione del regime agevolativo per i lavoratori
del settore privato, avvenuta con il D.Lgs 209/2023, che ha
introdotto un nuovo regime estremamente meno incisivo".
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