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Scuola: studenti e lavoratori, mobilitazione giovedì e il 15/11

Scuola: studenti e lavoratori, mobilitazione giovedì e il 15/11

Il 31 ottobre per lavoro stabile, il 15/11 sciopero studenti

ROMA, 29 ottobre 2024, 18:39

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Studenti e lavoratori della scuola uniti in un percorso di mobilitazioni: lo sciopero dei docenti e del personale Ata del 31 ottobre e quello studentesco del 15 novembre.
    Un contratto giusto e un lavoro stabile sono le principali rivendicazioni dello sciopero dell'intera giornata proclamato dalla Flc Cgil per il 31 ottobre. La legge di bilancio presentata in Parlamento nei giorni scorsi - affermano gli organizzatori - non prevede risorse aggiuntive per i rinnovi contrattuali 2022-2024 e non risolve il problema del potere d'acquisto dei salari a fronte del 18% circa di inflazione. A questo si aggiunge l'annoso problema del precariato: un lavoratore su quattro fra Ata e docenti non ha un contratto stabile e questo arreca un danno non solo alle vite di lavoratrici e lavoratori, ma anche alla didattica e alle studentesse e agli studenti.
    "La Flc Cgil ha indetto lo sciopero anche per affermare un'idea di scuola democratica, in netta contrapposizione con le riforme regressive e autoritarie del ministro Valditara - dice Gianna Fracassi, segretaria generale della Federazione dei Lavoratori della Conoscenza Cgil - In queste due importanti date di mobilitazione ribadiremo la nostra opposizione alla filiera tecnologico-professionale che riduce l'offerta formativa consegnandola ai privati, e al liceo made in Italy che risponde a una visione aziendalistica dell'istruzione. Abbiamo più volte espresso preoccupazione per i nuovi strumenti di valutazione basati su criteri selettivi e punitivi e per la revisione delle indicazioni nazionali e delle linee guida dell'educazione civica ispirate all'individualismo e al culto della nazione e del profitto. Per non parlare dell'istituzione di classi "differenziali" per alunni non italofoni. Il Governo e il Ministero dell'Istruzione e del Merito non hanno ascoltato le nostre ragioni. Saremo in piazza il 31 ottobre e il 15 novembre con gli studenti e le studentesse per riaffermare il protagonismo di chi la scuola la vive e la attraversa quotidianamente".
    "Il 15 Novembre, come studenti, scioperiamo per chiedere una riforma della rappresentanza che dia voce al corpo studentesco, vista la completa assenza di dialogo da parte del ministro - dichiara Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell'Unione Degli Studenti - crediamo che vada costruita un'opposizione anche sul tema del rapporto scuola-lavoro, vista la riforma degli Its che rafforza l'acceleramento dell'inserimento lavorativo per gli studenti, specialmente negli istituti tecnici".
    "Il 31 ottobre saremo in piazza con i docenti e il personale scolastico mentre il 15 novembre gli studenti si mobiliteranno in tutto il Paese per proseguire quella che è una battaglia di tutto il mondo della Scuola e nell'interesse della democrazia - dichiara Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi - Come studenti non possiamo più tollerare leggi come quella sulla condotta, che trasformano i luoghi dell'Istruzione in ambienti di repressione attraverso una retorica criminalizzante, o un modello di Scuola costruito sulle esigenze di mercato, tralasciando la prospettiva di formare i cittadini del Paese".
   

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