La Cub-Scuola è tra i promotori
della manifestazione nazionale degli insegnanti precari che si
svolgerà sabato a Roma, con partenza da piazza Esquilino e
arrivo al Colosseo. Tra gli obiettivi la stabilizzazione del
corpo docente;
un'abilitazione accessibile senza gli attuali costi "che sono
dei veri e propri balzelli"; la trasparenza del sistema di
reclutamento contro "le assurdità e le ingiustizie determinate
dall'uso dell'algoritmo". E ancora contro "la mercificazione"
dei titoli di accesso alla professione docente e per la difesa
della scuola pubblica.
La mobilitazione avviene a pochi giorni dal deferimento della
Commissione Ue dell'Italia alla Corte di giustizia Ue per non
aver posto fine all'uso eccessivo di contratti a tempo
determinato e a condizioni di lavoro discriminatorie nella
scuola. I temi posti sono due: l'abuso dei contratti a temine
tra gli insegnanti e il riconoscimento anche a loro degli scatti
di anzianità. Temi per i quali la Cub-Scuola combatte da anni.
"Il precariato e i bassi salari dei docenti sono una vergogna
- sottolinea il coordinatore nazionale della Cub- Scuola, Cosimo
Scarinzi -. I dati corretti, anche del Centro Studi Cub, ci
dicono che ci sono circa 250 mila precari. Per comprendere la
gravità della situazione basta pensare alla mobilitazione dei
lavoratori all'apertura dell'anno scolastico e al folle
meccanismo di un algoritmo che ha determinato, in molte
province, veri e propri disastri e a causa del quale la scelta
delle scuole continua ad essere al buio, senza conoscere quali
sono i posti disponibili".
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