"Siamo a secco e ci siamo
seccati". E' il grido di protesta degli studenti liceali e
universitari di Caltanissetta che questa mattina hanno
organizzato un corteo contro l'emergenza idrica. "La scelta di
fare la manifestazione di domenica - hanno detto gli
organizzatori - non è a caso. Volevamo dimostrare che non era un
modo per non fare lezioni e non andare a scuola. Noi siamo
sinceramente preoccupati per la grave crisi idrica che sta
attraversando Caltanissetta e vogliamo far sentire la nostra
voce". Nella città che forse più di altre in Sicilia sta
soffrendo la siccità e la crisi idrica, con turni di
distribuzione dell'acqua che in centro hanno raggiunto anche le
due settimane di attesa e in alcune contrade anche i tre mesi,
oggi sono stati gli studenti a chiedere l'intervento della
Regione Sicilia.
"Siamo a Caltanissetta e siamo nel 2024 e ancora non possiamo
considerare l'acqua un diritto - hanno detto - non possiamo
sperare che esca l'acqua dal rubinetto". Al grido di "Schifani
vogliamo lavarci le mani" gli studenti hanno proseguito il
corteo, partito dalla zona più alta della città fino in corso
Umberto. A tenere gli striscioni i sindaci, sia del capoluogo
che dei comuni vicini, ma anche assessori e consiglieri
comunali. Ad appoggiare gli studenti partiti di centro sinistra,
associazioni e sindacati. Attualmente in centro città l'acqua
viene distribuita ogni 6 giorni ma la tensione sociale non
accenna a diminuire con le mamme del centro storico che
quotidianamente continuano a presidiare corso Umberto, proprio
davanti gli uffici di Caltaqua.
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